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Scenari

Igp Sicilia Evoo Day, Mario Terrasi: “La sfida del consorzio? Raccontare il territorio e creare economia”

17 Maggio 2025
IGP Sicilia Talk a Palermo IGP Sicilia Talk a Palermo

Un prodotto che tutti crediamo di conoscere, ma che ha ancora molto da esprimere e da raccontare. È stato questo uno dei focus dell’IGP Sicilia Talk, momento di confronto tenutosi questa mattina presso il Marina Convention Center di Palermo, nell’ambito dell’IGP Sicilia EVOO Day: una giornata interamente dedicata alla cultura, alla qualità e alla valorizzazione dell’olio extravergine, organizzata dal Consorzio di Tutela dell’Olio Extra Vergine di Oliva IGP Sicilia.

Un appuntamento che ha visto la partecipazione di voci autorevoli del settore, tra cui : Eleonora Cozzella, direttrice de Il Gusto, piattaforma enogastronomica de La Repubblica e La Stampa; Vito Bentivegna, direttore dell’IRVO; Mario Terrasi, presidente del Consorzio IGP Sicilia; Nicola Di Noia, direttore di EVOO SCHOOL e UNAPROL; Christian Sbardella, responsabile marketing del Consorzio Olio Toscano IGP; la chef Patrizia Di Benedetto del ristorante Bye Bye Blues di Palermo; Giuseppe Cicero, capo panel della DOP Monti Iblei. Un’occasione concreta per discutere di identità, economia, comunicazione e prospettive di un settore che può diventare motore di sviluppo.

A ribadire il concetto, ovvero l’importanza del mondo oleario e del prodotto extravergine, è stato Mario Terrasi, presidente del Consorzio IGP Sicilia che ha incentrato il suo intervento sul fatto che l’olio non è solo un condimento, ma un racconto da costruire e condividere.

“L’IGP Sicilia – ha detto – deve diventare strumento di riconoscimento e difesa in un contesto competitivo come quello del Mediterraneo, dove i numeri non bastano e serve costruire reputazione. La prima sfida del Consorzio è che il vero olio IGP siciliano venga riconosciuto come tale. Abbiamo una biodiversità straordinaria, ma dobbiamo crescere ancora: in visibilità, in comunicazione, in orgoglio produttivo”.

Una crescita che non può prescindere da due dimensioni centrali: da un lato, la trasmissione del valore al consumatore; dall’altro, la tenuta sociale dei territori agricoli. “Dobbiamo far sì – ha sottolineato Terrasi – che i giovani restino in campagna. L’olio può diventare un’occasione economica e culturale, un modo per costruire il futuro”. Terrasi ha poi ricordato come la carica polifenolica, i profumi intensi e la grande versatilità siano tratti distintivi dell’olio IGP Sicilia: elementi costitutivi di questo processo di valorizzazione, insistendo soprattutto sulla necessità di non svendere un prodotto che racchiude un valore più ampio.

Uno sguardo anche al futuro dell’IGP EVOO Day, con l’auspicio che l’evento si rinnovi ogni anno e diventi itinerante. Terrasi ha poi ringraziato il Consorzio IGP Toscana – rappresentato dal responsabile marketing Christian Sbardella – per il supporto alla costituzione del consorzio siciliano, e l’IRVO per aver creduto nella creazione di un ente di certificazione pubblico, com’è il Consorzio IGP Sicilia, unico caso in Italia.

Riflessioni interessanti sono arrivate da tutti i relatori partecipanti al talk. Il direttore dell’IRVO, Vito Bentivegna, ha fornito i numeri del settore: oltre 2 milioni di kg certificati, un incremento esponenziale delle aziende coinvolte e una traiettoria di crescita legata anche al lavoro di promozione e tutela. “Il marchio IGP Sicilia– ha detto – non è solo un bollino: è un patto di fiducia con il consumatore. È il modo per dire: potete fidarvi di noi”.

Eleonora Cozzella, giornalista e moderatrice dell’incontro, ha riportato l’attenzione sul valore narrativo dell’olio, spesso sottovalutato. “L’olio – ha detto – è un prodotto identitario. Ci sembra di conoscerlo perché lo abbiamo sulle nostre tavole da sempre, ma c’è ancora moltissimo da scoprire: la cultura, le tecniche, la storia dietro ogni bottiglia. Il paesaggio che evoca, gli ulivi millenari, le mani che raccolgono: è parte di ciò che rende l’olio un ingrediente emotivo, oltre che gastronomico”.

Christian Sbardella, del Consorzio Toscano IGP, ha offerto un confronto utile. In Toscana, l’IGP nasce nel 1998 e oggi esporta l’80% della produzione, con 12 mila tonnellate e 8 mila soci. “È uno di quei casi – ha detto – in cui il consumatore sa meno di chi lo vende. C’è una fortissima asimmetria informativa che danneggia il settore. Per questo bisogna lavorare anche sul linguaggio, sulla formazione, sulla capacità di rendere il prodotto attrattivo. L’olio deve diventare cool, riconoscibile, desiderabile anche dai giovani”.

Dello stesso avviso anche Nicola Di Noia, direttore di EVOO SCHOOL e UNAPROL. “L’olio di qualità – ha spiegato – è al centro dell’attività di EVOO SCHOOL, una scuola internazionale che attrae studenti da tutto il mondo. È significativo: vengono da fuori in Italia per imparare come si fa un olio eccellente, mentre noi, fatichiamo ancora a far passare questo messaggio, dai produttori ai ristoratori. Serve fare ancora tanta strada, serve costruire cultura. Altrimenti rischiamo, soprattutto con i consumatori internazionali, di far assaggiare oli rancidi o di bassa qualità”.

Sul tema dell’educazione ha insistito anche Giuseppe Cicero, capo panel della DOP Monti Iblei. “Abbiamo bisogno di educare, di costruire una cultura dell’olio che parta dai più piccoli. Quando lavoravo come dirigente della Regione Siciliana mi è capitato di organizzare progetti con i bambini delle scuole elementari. Dicevo loro che l’olio era un succo di frutta, lo assaggiavano con entusiasmo. Questo imprinting resta. Ma oggi la ristorazione non è pronta, e nei percorsi degli istituti alberghieri l’olio è ancora marginale”.

E sul fronte della ristorazione è intervenuta anche Patrizia Di Benedetto, chef del ristorante stellato Bye Bye Blues, che ha evidenziato una criticità chiara. “Purtroppo – ha fatto notare – oggi ci scontriamo con una ristorazione che non valorizza i prodotti. Un piatto contemporaneo non può esistere senza olio buono, eppure l’olio viene dato per scontato. In Giappone, nel nostro ristorante, è il primo assaggio che proponiamo: è il nostro biglietto da visita”.

A partire da questa mattina, sabato 17 maggio, il Marina Convention Center di Palermo è stato animato da un programma ricco di appuntamenti, pensato per coinvolgere addetti ai lavori, appassionati e curiosi. Dopo il talk, spazio alla degustazione con La Sicilia in un Bicchiere, due masterclass guidate da Giuseppe Cicero e Nicola Di Noia per imparare a riconoscere pregi, caratteristiche e profili aromatici dell’olio, attraverso un viaggio olfattivo e gustativo. Alle 14.00, Un’esperienza Gustativa, un cooking show curato dai Cuochi Contadini Emanuela Sarcià e Linda Galioto, che esplora il tema “L’olio giusto per il piatto giusto”. Alle 16.00, chiusura in bellezza con Pizza & Olio EVO IGP Sicilia, un viaggio gastronomico tra tradizione e innovazione condotto da Alessandro Traina del ristorante Apud Jatum, che racconterà come l’olio siciliano possa diventare ingrediente principe anche nella preparazione della pizza contemporanea.