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Scenari

Mandorla di Avola, un 2025 di ripartenza tra calo produttivo e segnali positivi dal mercato

25 Agosto 2025
Giorgio Cappello, presidente del Consorzio di Tutela della Mandorla di Avola Giorgio Cappello, presidente del Consorzio di Tutela della Mandorla di Avola

Ad Avola (SR) la raccolta delle mandorle si avvia alla conclusione con un bilancio in chiaroscuro: le quantità prodotte sono inferiori rispetto agli anni precedenti, ma i prezzi hanno raggiunto livelli più alti e il mercato mostra segnali di rinnovato interesse.

Secondo il presidente del Consorzio di Tutela della Mandorla di Avola, Giorgio Cappello, le condizioni iniziali della stagione – dalla piovosità alla fioritura – lasciavano prevedere una produzione in linea con le annate migliori. L’andamento climatico successivo ha invece ridotto i volumi, lasciando comunque inalterata la qualità del prodotto.

L’aspetto positivo è il prezzo in guscio, che quest’anno ha sfiorato i 3 euro al chilo, permettendo ai produttori di coprire i costi e guardare ai prossimi anni con maggiore fiducia. Cappello ha sottolineato come negli ultimi mesi sia cresciuta l’attenzione verso la Mandorla di Avola, un risultato a cui hanno contribuito anche le attività di promozione avviate dal Consorzio sotto la direzione di Francesco Midolo.

Per il presidente, il 2025 può essere considerato un anno di ripartenza, a condizione che tutta la filiera lavori a una strategia comune. La priorità, ha spiegato, è costruire un piano di medio e lungo periodo che coinvolga produttori, trasformatori, commercianti e istituzioni, così da garantire continuità produttiva, qualità costante e remunerazioni adeguate.

In questa direzione va il progetto di un accordo di filiera con un prezzo di riferimento stabile, che darebbe ai produttori la possibilità di pianificare investimenti e rafforzare la competitività del comparto.