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Scenari

Massimo Bottura apre il suo Refettorio a Rio. “Ora con Robert De Niro andremo nel Bronx”

09 Agosto 2016
Matteo_Lunelli_e_Massimo_Bottura Matteo_Lunelli_e_Massimo_Bottura


(Matteo Lunelli e Massimo Bottura)

di Michele Pizzillo

Appena “annusa” aria di spreco di cibo, arriva subito Massimo Bottura con qualche sua idea per fare mangiare “bene” migliaia di affamati. 

E’ già avvenuto durante Expo, con l’idea di raccogliere tutto il cibo commestibile che sarebbe finito al macero e portarlo al Refettorio Ambrosiano creato insieme alla Caritas di Milano, per assicurare un pasto a 90 poveri al giorno. Adesso lo chef e patron dell’Osteria Francescana di Modena è sbarcato a Rio per recuperare tutto quel cibo buono che, non utilizzato nel villaggio olimpico, potrebbe essere trattato alla stregua della spazzatura. Il progetto olimpico è nato insieme al collega brasiliano David Hertz che a Rio de Janerio ha fondato Gastromotiva, associazione che lavora nelle zone più disagiate del Brasile, partendo dal cibo e dal suo valore, per trasformarlo in una sorta di oro per i poveri che vivono nella favelas.


(Lunelli, Bottura e i volontari)

Con questo progetto è nato RefettoRio Gastromotiva che sarà inaugurato oggi con un brindisi fornito da Ferrari di Trento, con l’impiego di decine di volontari che preleveranno dai ristoranti e dagli alberghi del Villaggio Olimpico gli scarti che saranno rielaborati da grandi chef, per servire ottimi piatti a 108 ospiti per turno. Si prevede che alla conclusione dei giochi olimpici, saranno recuperati 12 tonnellate di cibo che garantiranno un pasto ad oltre 19 mila persone.
RefettoRio è ubicato nell’area di Lapa, una delle zone più degradate della metropoli brasiliana e, nello stesso tempo, è stata pure abbandonata dalle istituzioni di quel Paese. Che, adesso con il duo Bottura-Hertz, probabilmente diventerà un luogo da visitare e, magari, attirare sostenitori. Fra i primi a farlo, ci sono le Cantine Ferrari di Trento, dopo che il 5 agosto il presidente Matteo Lunelli ha visitato anteprima insieme al premier Matteo Renzi, il RefettoRio. E, quindi, ha detto Lunelli “che adesso le Cantine Ferrari sono a Rio 2016 non solo come bollicine ufficiali di Casa Italia, ma anche per dare un valore sociale alla loro presenza contribuendo al progetto del RefettoRio Gastromotiva”. Sono veramente due chef molto sensibili alla tematica dello spreco alimentare e impegnati con le loro rispettive associazioni – Food For Soul di Bottura e Gastromotiva di Hertz – a promuovere un impiego consapevole del cibo. L’iniziativa nasce dal successo del  Refettorio Ambrosiano, che come progetto parallelo a Expo Milano 2015, aveva portato più di 60 chef internazionali a cucinare per persone in difficoltà il surplus alimentare proveniente dall'Esposizione universale. A Rio si farà lo stesso con il Villaggio Olimpico, nell'ottica non solo di sfamare, con la collaborazione di grandi chef accorsi da tutto il mondo, i più sfortunati abitanti della comunità, ma di creare un senso di dignità intorno alla tavola.


 

Dice Lunelli: “Il RefettoRio aprirà le sue porte il 9 agosto con un brindisi Ferrari, vuole essere non solo una mensa, ma un progetto culturale e un incubatore di iniziative collegate al cibo e all’inclusione sociale”. E, aggiunge: “Poco più di un mese fa abbiamo festeggiato insieme a Massimo Bottura la sua vittoria nella prestigiosa classifica The World's 50 Best Restaurants e oggi siamo felici di affiancarlo in un progetto così importante, che si sposa perfettamente con la responsabilità sociale e l’attenzione alla sostenibilità che portiamo avanti ogni giorno nel nostro lavoro”.
Per Bottura le iniziative di Milano e di Rio de Janeiro non sono delle opere di carità, ma la nostra risposta culturale alla domanda: “cosa vuol dire nutrire il pianeta?”. E la cultura si percepisce anche negli ambienti adibiti a refettorio, abbelliti da opere di artisti come Vik Muniz  e dalla partecipazione di sponsor e sostenitori, sia economici che tecnici che credono in questi progetti, fa sapere lo chef modenese che insieme al collega brasiliano, parallelamente al progetto di recupero del cibo, verranno realizzati corsi di cucina e corsi sulla nutrizione rivolti soprattutto ai giovani delle favelas, cercando di educarli al consumo di frutta e verdura fresca invece che di cibi già pronti. Tutto questo sarà realizzato con il coinvolgimento di decine di chef affermati, provenienti da tutto il mondo.
Entro la fine dell’anno, poi, Bottura è pronto ad aprire una mensa a Torino e sbarcare a New York dove, in collaborazione con Robert De Niro, vuole creare un refettorio nel Bronx.