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Scenari

Pac. Nella bozza di bilancio un taglio di 4,5mld di euro per l’Italia. De Castro: “Una proposta inaccettabile”

15 Novembre 2012
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Ecco a quanto ammonta il taglio commentato da alcune fonti dell'esecutivo comunitario come “disastro”.

 E' pari a 25,5 miliardi di euro dei fondi per la politica agricola comune, relativo al periodo 2014-2020. Questo prevede l'ultima bozza di bilancio pluriennale rispetto a quanto proposto della Commissione. L'agricoltura italiana rischia di perdere complessivamente 4,5 miliardi di euro a causa dei tagli previsti nell'ultima proposta di bilancio Ue 2014-2020. 

Secondo quanto appreso dall'Ansa l'Italia potrebbe perdere oltre 2,5 miliardi di aiuti diretti ai produttori e 2 miliardi di fondi per lo sviluppo rurale. Causa i tagli previsti dalla bozza sul bilancio pluriennale 2014-2020, presentata dal presidente permanente del Consiglio, Herman Van Rompuy, spiegano all'ANSA fonti della Commissione Ue, ''l'Italia rischia quindi di perdere – in termini reali e rispetto al 2013 – l'8,9% sugli aiuti diretti Ue ai produttori italiani, e il 18,7% dei finanziamenti per lo sviluppo delle sue aree rurali''. In realta' i finanziamenti per la politica agricola comune (Pac) 2014-2020, sono a rischio per tutti i 27 Stati membri. Infatti, la perdita media Ue – in termini reali -degli aiuti diretti agli agricoltori e' stata calcolata al 6,1%, mentre la perdita media Ue sui fondi destinati allo sviluppo delle campagne al 19,6%.

''Le conclusioni della presidenza del Consiglio europeo sul futuro quadro finanziario dell'Europa appaiono molto preoccupanti per i tagli proposti alla politica agricola comune''. Cosi' Paolo De Castro, presidente della Commissione Agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo, commenta la proposta del presidente Consiglio Ue. ''Una proposta inaccettabile – ha proseguito De Castro – sotto il profilo delle risorse e rispetto alla quale il Parlamento europeo farà una battaglia dura, ma anche una proposta dalla quale è possibile rilevare una profonda innovazione in termini di contenuti, che ribalta, almeno parzialmente, le intenzioni della Commissione. La proposta Van Rompuy, infatti, rimette al centro il tema della sicurezza degli approvvigionamenti e il tema del lavoro, in pratica assenti nelle proposte di Ciolos.

Proprio in relazione alla diversità di intervento nei confronti dei cosiddetti due 'pilastri' della Pac (ossia gli aiuti diretti ai produttori e i fondi per lo sviluppo rurale) il Rappresentante permanente italiano presso l'Ue, Ferdinando Nelli Feroci, ha tenuto  a precisare: ''noi chiederemo – se riduzione ha da esserci – che sia proporzionale''.

C.d.G.