L’Italia, primo produttore di riso in Europa, lancia un appello a Bruxelles per proteggere il comparto da una concorrenza sempre più aggressiva. Coldiretti e Filiera Italia sollecitano Parlamento Europeo e Consiglio a introdurre una clausola di salvaguardia realmente efficace nel nuovo Regolamento sul Sistema delle Preferenze Generalizzate (SPG), chiedendo che l’automatismo sia accompagnato da limiti concreti e sostenibili.
Le ultime proposte della Commissione rischiano infatti di rendere inefficace la tutela del riso europeo: l’attivazione della clausola sarebbe prevista solo dopo l’importazione di oltre 600 mila tonnellate di riso lavorato, mentre la media storica non supera le 560 mila. «Una soglia così alta – spiegano Coldiretti e Filiera Italia – vanificherebbe la funzione stessa della misura, aprendo la strada a squilibri di mercato difficili da recuperare». Le due organizzazioni chiedono che la clausola scatti al superamento dei volumi medi degli ultimi dieci anni, con la sospensione delle agevolazioni tariffarie per almeno dodici mesi, il tempo necessario per stabilizzare il mercato. Fondamentale anche cancellare la regola sull’origine del codice doganale, che oggi consente a molti prodotti importati di sfuggire alla reale tracciabilità. A preoccupare è l’aumento delle importazioni a dazio zero da Paesi come Cambogia e Myanmar, cresciute del 10% nell’ultima campagna commerciale. Si tratta spesso di risi coltivati con sostanze vietate in Europa, come il triciclazolo, pesticida che Bruxelles aveva tentato di reintrodurre con limiti più alti e che Coldiretti e Filiera Italia sono riuscite a bloccare.
Oggi oltre il 60% del riso importato in Italia gode di agevolazioni doganali. Per questo, spiegano le due organizzazioni, serve un intervento deciso a tutela delle oltre diecimila famiglie che lavorano in una filiera vitale per l’economia agricola nazionale. L’Italia produce oltre la metà del riso dell’Unione Europea, con risaie concentrate in Lombardia, Piemonte e Veneto, simbolo di un sapere agricolo che merita di essere difeso.