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Scenari

Vigneto Sicilia, dal 2000 ad oggi erogati dall’Ue 343 milioni

17 Novembre 2013
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Le novità del nuovo bando: più fondi e incentivi a chi tutela il laesaggio. Il caso Marsala

La Sicilia del vino ha sfruttato, nel 2012, meno di 5 milioni di euro di finanziamenti per la promozione dei prodotti nei Paesi extraeuropei, a fronte di una disponibilità di circa 7 milioni.

Il dato emerge durante la seconda giornata del Forum internazionale dell’Economia e del mercato vitivinicolo, in corso a Marsala. A fornire il dato è Giuseppe Bursi, dirigente del Servizio per lo Sviluppo e la Diversificazione delle Attività aziendali dell’assessorato regionale delle Risorse agricole e alimentari, che annuncia anche le linee guida del prossimo bando per la ristrutturazione e la riconversione dei vigneti 2013-2014 che conterrà alcune novità.

Negli ultimi dieci anni la Sicilia ha perso 30 mila ettari di superficie vitata. Il 36% delle aree coltivate a vigne (pari a quasi 46 mila ettari) è frutto di ristrutturazioni e riconversioni effettuate fra il 2000 e il 2011 e per le quali sono stati erogati finanziamenti complessivi per 343 milioni di euro. Che diventano oltre 600 se aggiunti alla quota spesa dalle cantine. Una cifra significativa attraverso cui è stato riconvertito il vigneto Sicilia. Diverse le novità del prossimo bando. Innanzitutto spazio a progetti di consorzi e cantine sociali e ai finanziamenti per gli impianti di irrigazione. Aumenta il contributo forfettario per ettaro e delle perdite di reddito. Grande attenzione a quei vigneti che contribuiscono alla valorizzazione del paesaggio: in questo caso il contributo sarà maggiorato. All’interno del territorio della Doc Marsala saranno inoltre individuate due riserve: alle aziende ricadenti in queste verrà assegnata priorità nei finanziamenti così come, ad esempio, si farà per le cantine che ricorrono all’alberello.  L’obiettivo resta quello della sostenibilità e della valorizzazione del paesaggio come fattore strategico.

Riguardo al reimpianto, gli attuali diritti saranno trasformati in autorizzazioni con durata triennale, sanzioni per chi non le sfrutta e divieto di trasferimento. L’assegnazione delle autorizzazioni, pari all’1% della superficie vitata, avverrà attraverso un bando.

Fra le misure ammissibili della prossima OCM vino anche quelle per l’innovazione e per la promozione. In quest’ultimo caso si prevede l’ampliamento dei finanziamenti anche per progetti che riguardano i Paesi Ue ma lascia perplessi la preclusione di fondi per i marchi commerciali: saranno dunque ammessi, per un importo massimo del 50%, solo programmi di promozione dei territori o dei consorzi, non di singole cantine.

Sostenibilità è anche la parola chiave del nuovo bando per gli investimenti, che darà priorità a quei progetti improntati alla bio-architettura, al risparmio idrico ed energetico, alla riduzione e al riutilizzo dei rifiuti organici, alla riduzione di emissione di CO2. Il sostegno agli investimenti è, fra le misure adottate, quella che negli anni è stata maggiormente sfruttata, passando da 5 milioni di finanziamenti nel biennio 2011-2012 a 15 milioni nel biennio 2012-2013.

Stefania Giuffrè