A Firenze, l’ultima asta live del dipartimento Vini pregiati e da collezione di Pandolfini ha chiuso l’anno con un bilancio vivace. La tornata di novembre, ribattezzata “Forma”, ha registrato oltre il 98% dei lotti assegnati e un ricavato che supera 1,2 milioni di euro. Una cifra che, sommata ai risultati delle aste di febbraio e aprile, porta il totale del 2025 oltre i 2,5 milioni. È un traguardo che non solo migliora le performance degli ultimi due anni, ma consolida il ruolo della casa d’aste fiorentina come snodo di riferimento per il collezionismo enoico italiano.
Nel catalogo, diviso quasi equamente tra Italia e Francia, sono emerse aggiudicazioni che raccontano l’appetito dei collezionisti per le etichette più rare. Il top lot è arrivato dalla Borgogna con una Romanée Conti Domaine de la Romanée Conti 1998, contesa fino ai 13.640 euro. Accanto, ha brillato anche la cassa Groupe Duclot Bordeaux Prestige Collection 2021, passata di mano per 8.060 euro, e una magnum di Pétrus 2019 battuta a 8.184 euro.
Fra gli Champagne, ruba la scena un Cristal Louis Roederer 2008 da 6 litri, battuto a 9.920 euro. Bene anche la magnum di Cuvée S Salon 2008 (8.680 euro) e le due bottiglie di Millésime Jacques Selosse 2008, entrambe assegnate a 3.472 euro.
La Borgogna bianca non è rimasta indietro: una Corton-Charlemagne di J.-F. Coche Dury 2010 ha raggiunto 7.440 euro, mentre un Montrachet Domaine J. C. Ramonet 2010 si è fermato a 3.224 euro. Una bottiglia di Montrachet Domaine de la Romanée Conti 2007 ha sfiorato i 5.704 euro, seguita dal Musigny Domaine G. Roumier 2018 a quota 8.680 euro.
Sul fronte italiano, il risultato più alto è andato a una bottiglia da 6 litri di Masseto 2009, battuta a 7.688 euro. La Toscana ha mostrato ancora una volta la sua forza con due magnum di Sangiovese 100% Case Basse Gianfranco Soldera 2020 (4.712 euro) e con un Brunello Stella di Campalto 2019 in formato da 6 litri (3.720 euro). Un Sassicaia Tenuta San Guido 1985 ha trovato nuovo proprietario per 2.976 euro.
Anche il Piemonte ha recitato un ruolo solido: tre bottiglie di Barolo Monfortino Riserva Giacomo Conterno 2010 hanno toccato i 3.968 euro, mentre una magnum del Barolo Artistic Label Bartolo Mascarello 1999 ha raggiunto i 2.728 euro.
A quasi un secolo dalla sua fondazione, Pandolfini continua a presidiare un settore in cui la selezione e lo stato di conservazione contano quanto il prestigio delle etichette. Il dipartimento dedicato ai vini rari, attivo da venticinque anni, mantiene una rotta costante: cataloghi curati, lotti di alto profilo e una platea di collezionisti sempre più internazionale grazie anche alla piattaforma digitale Pandolfini Live.