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Vino della settimana

Vino della settimana – Classe 39 Rosso 2018 di cantina La Contea

18 Dicembre 2021
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di Federico Latteri

Ci troviamo nel territorio di Mascali, sul versante orientale dell’Etna, un’area nella quale mare, montagna e vulcano interagiscono, creando situazioni molto particolari che condizionano fortemente il profilo dei vini.

La storia de La Contea ha inizio alla fine degli anni Novanta, quando Pippo Turrisi, imprenditore con la passione per la campagna e la viticoltura, acquista una proprietà con un palmento dell’Ottocento e alcuni vigneti. Pippo s’innamora subito di questi luoghi, restaura gli edifici, rimette in sesto le viti e, da lì a poco, inizia a produrre vino. I risultati sono subito buoni e, grazie anche all’incoraggiamento dei figli Salvo e Maria Grazia, si decide di mettere in bottiglia il risultato di tanto lavoro: nasce così nel 2008 l’attuale azienda.

La tenuta conta complessivamente 16 ettari, dei quali poco più della metà sono occupati dai vigneti. Le viti si trovano su piccoli terrazzamenti situati ad altitudini comprese tra 450 e 600 metri sul livello del mare. La loro età media è 25 anni, ma ci sono alcune piante decisamente più vecchie. Fanno parte della proprietà due cantine, una nata con il restauro del palmento e una di nuova costruzione.

Annualmente vengono prodotte circa 30 mila bottiglie. Sono 4 le etichette che compongono la gamma: un bianco, un rosato e un rosso denominati Classe 39 (un omaggio al fondatore sottolineato dal suo anno di nascita) ai quali si aggiungono l’Etna Doc Bianco Sommitale e lo spumante Etna Est!. Abbiamo apprezzato molto il deciso carattere etneo del Classe 39 Rosso 2018.

Il fatto che questo vino sia un semplice Igp potrebbe inizialmente trarre in inganno, ma in realtà basta aprire la bottiglia per capire che si tratta di una fedele espressione sia dei luoghi di provenienza che delle caratteristiche del millesimo. E’ fatto con Nerello Mascalese per il 90 per cento più un 10 per cento di Nerello Cappuccio. Le uve provengono da vigneti ad alberello e a cordone speronato esposti a est e a sud est. La vinificazione viene effettuata in serbatoi di acciaio inox. Seguono 18 mesi di maturazione in barrique e tonneau. Prima dell’immissione in commercio, il vino affina in bottiglia per minimo 6 mesi.

Versato nel calice, si fa subito ammirare per il bellissimo colore, un rosso rubino, scarico, ma vivo, che tende leggermente al granato. E’ fine e delicato all’olfatto con profumi di ciliegia in evidenza, accompagnati da note di amarena e fragoline di bosco, poi un tocco vegetale che richiama le erbe spontanee, caratterizzando molto il bouquet e un cenno speziato. Al palato è fresco, snello, dinamico, discretamente lungo e sapido in chiusura. Ben smussati i tannini che sono ben presenti, senza risultare particolarmente astringenti. Non si distingue per potenza o grande complessità, ma per piacevolezza immediata e, soprattutto, facilità di beva, come è giusto che sia per un rosso del versante est dell’Etna, ancor più in un’annata fredda e piovosa come la 2018. Bevetelo con primi piatti dal gusto deciso, grigliate di carne, formaggi semi stagionati e con tutte le preparazioni a base di funghi.

Rubrica a cura di Salvo Giusino

La Contea
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