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Vino della settimana

Vino della settimana. Greco di Tufo Docg 2018 di Fonzone

09 Maggio 2020
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di Federico Latteri

Ci troviamo a Paternopoli in Irpinia, nell’area della Docg Taurasi.

Fonzone nasce nel 2005 per volontà di Lorenzo Fonzone Caccese e della sua famiglia con l’obiettivo di produrre vini di alta qualità da un territorio unico. La proprietà, inizialmente costituita da un terreno quasi interamente incolto, in pochi anni viene trasformata in una bellissima tenuta con vigneti, alberi da frutto e ulivi. E’ stata costruita una moderna cantina quasi interamente ipogea che consente di vinificare le uve e affinare i vini nel migliore dei modi.

Attualmente l’estensione complessiva della superficie vitata è di 30 ettari e mezzo. A Paternopoli l’Aglianico, il Fiano e la Falanghina sono stati piantati ad altitudini comprese tra 360 e 430 metri sul livello del mare sui due versanti della collina dove è situata l’azienda. Qui il terreno è argilloso-calcareo con porzioni di origine sedimentaria a tessitura più sciolta.

Le uve per il Greco di Tufo e il Fiano di Avellino provengono da vigneti situati rispettivamente a Santa Paolina e Lapìo, entrambe località importanti nell’ambito di queste denominazioni. La filosofia produttiva si basa su una viticoltura sostenibile con l’obiettivo di salvaguardare sia l’ambiente che la salute del consumatore. Vengono prodotte circa 80 mila bottiglie l’anno. La gamma di etichette è composta da rossi tra i quali spicca il Taurasi Riserva Scorzagalline, vino di punta dell’azienda e da bianchi fatti con Fiano, Greco o Falanghina.

Degustiamo il Greco di Tufo Docg 2018, un vino ben riuscito che ha nella versatilità il suo punto di forza. Le uve provengono da un vigneto impiantato nel 1994 a Santa Paolina. Ci troviamo ad un’altitudine di 500 metri sul livello del mare su un terreno argilloso-sabbioso con presenza di venature sulfuree. L’esposizione è a sud ovest, il sistema di allevamento utilizzato è la spalliera con potatura a guyot e la densità d’impianto è di 2.600 ceppi per ettaro con rese che si aggirano intorno ai 70 quintali. La vendemmia si svolge durante la prima decade di ottobre. I grappoli vengono raccolti a mano, trasportati in cantina in piccole cassette, attentamente selezionati e infine sottoposti a pressatura soffice. La fermentazione alcolica, effettuata a bassa temperatura, dura all’incirca 30 giorni. Il vino affina in serbatoi di acciaio inox per 5 mesi con batonnage periodici.

Versato nel calice, offre un colore giallo paglierino con riflessi dorati. E’ intenso e pulito all’olfatto con profumi di frutta a polpa bianca, ananas, erbe di campo, fiori d’arancio e un cenno di pietra focaia. Segue un sorso fresco, dinamico, disteso, minerale e lungo. Ottimo l’equilibrio che vede una discreta struttura ben snellita dal binomio acidità-sapidità. Nel finale riscontriamo una piacevole nota sulfurea. Evolverà ancora per alcuni anni. E’ adatto a tante occasioni, ma dà il meglio di sé a tavola, dove si presta ad un gran numero di abbinamenti: cucina di mare a trecentosessanta gradi, ma anche antipasti e primi piatti delicati, oppure mozzarella di bufala e altri formaggi freschi.

Rubrica a cura di Salvo Giusino

Fonzone
Località Scorzagalline – Paternopoli (Av)
T 0827 1730100
info@fonzone.it
www.fonzone.it

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