Andrea Rossi, presidente del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano e membro del consiglio di amministrazione di Federdoc, è stato nominato nel board di oriGIn, l’Organizzazione Internazionale delle Indicazioni Geografiche con sede a Ginevra, per il biennio 2026-2027.
Sarà l’unico rappresentante italiano del settore vino, un ruolo che rafforza la voce dell’Italia nella tutela e nella valorizzazione delle produzioni di qualità riconosciute a livello mondiale.
«Rappresentare il vino italiano nel board di oriGIn è un onore e una grande responsabilità – ha commentato Rossi – in un momento segnato da politiche europee sempre più stringenti sul consumo di alcol, da mercati in rapida evoluzione e da nuove abitudini di consumo. Solo con una visione condivisa e unita potremo tutelare il patrimonio agroalimentare italiano e affrontare le sfide globali del futuro».
Accanto a Rossi, nel nuovo consiglio di amministrazione, siedono Amandine Duthilleul (Cognac), Charles Goemaere (Comité Champagne) e Vincent Stauffer (Federazione dell’industria orologiera svizzera). Per la prima volta, oriGIn rappresenterà in modo congiunto i principali comparti: vini, liquori, prodotti agricoli e artigianato.
Classe 1971, Andrea Rossi è alla guida del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano per il terzo mandato consecutivo. Economista di formazione, ha un legame profondo con il territorio: guida anche la Vecchia Cantina di Montepulciano e presiede A.VI.TO., l’associazione dei consorzi toscani del vino. Con Equalitas, ha contribuito a rendere il Vino Nobile la prima denominazione certificata per la sostenibilità, portando il Consorzio a essere riconosciuto come modello nazionale per la sicurezza sul lavoro nel comparto vitivinicolo.
Il suo percorso unisce competenza e visione amministrativa: da sindaco di Montepulciano per due mandati (2009-2019) ha promosso il “Sistema Montepulciano”, un modello di governance partecipata che ha valorizzato le risorse economiche e culturali del territorio.
Fondata nel 2003, oriGIn è una rete mondiale che riunisce oltre 600 associazioni di produttori di 40 Paesi, impegnate nella protezione legale delle Indicazioni Geografiche e nella promozione di uno sviluppo sostenibile per le comunità locali. Con la nomina di Rossi, la voce dell’Italia del vino trova ora un nuovo spazio di rappresentanza internazionale.