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Vino e dintorni

Nino Cambria: “Niente Vinitaly, punto tutto sull’incoming per il mio Mamertino”

19 Aprile 2025
Nino Cambria Nino Cambria

Un’assenza importante al Vinitaly 2025. Dopo trent’anni consecutivi (fatta eccezione per gli anni della pandemia), Nino Cambria, produttore dei vini dell’omonima cantina Cambria, azienda di Furnari nell’area nord-orientale della Sicilia, ha scelto di restare a casa. Ha deciso, in sintesi, di non partecipare all’edizione 2025 della fiera veronese. Almeno come espositore. Lo abbiamo incontrato tra i corridoi del Padiglione 2 Sicilia durante la manifestazione che si è conclusa recentemente e che si è tenuta dal 6 al 9 aprile presso Veronafiere.

Ci racconta la motivazione della sua assenza: “Ci siamo presi un anno sabbatico; per quest’anno abbiamo preferito ospitare direttamente in azienda circa 30 importatori e buyer dal mondo”. Un distacco dalla storica fiera veronese? “No. Ma una sorta di evoluzione, che ci fa valutare alternative che diventano opportunità importanti, se pensiamo alla qualità dei rapporti diretti con i buyer. Il Vinitaly rimane il Vinitaly, una bellissima vetrina e un contesto adatto alla comunicazione e alle PR. Torneremo il prossimo anno”, spiega il produttore.

La sua, dunque, è una scelta che definisce “ponderata”. Una decisione controcorrente forse, ma evoluta e consapevole. La scelta di puntare sull’accoglienza in cantina è parte di una visione più ampia, che privilegia il dialogo diretto. “Abbiamo trasformato l’assenza da Verona in un’opportunità. Chi verrà da noi potrà scoprire chi siamo con i propri occhi, camminando tra le vigne, respirando la nostra terra. Degustando i nostri vini – spiega -. Accogliere buyer e operatori tra i nostri vigneti, nel cuore del Mamertino, significa trasmettere il nostro progetto in maniera più profonda e autentica”. Forse un segnale di come stia cambiando l’approccio alla comunicazione, il modo di raccontare il vino? Una decisione di certo non frutto del caso. Resta il fatto che per il momento il suo anno sabbatico è un test. E chissà che non si ripeta. “Rimane, comunque, un legame quasi affettivo con Vinitaly e non è un addio ovviamente ma un arrivederci al 2026. Le fiere hanno sempre una grande importanza. Anche Wine Paris sta crescendo: diventa sempre più attraente”, conclude.

La tenuta di Cambria si trova nell’area del Mamertino, uno dei vini più antichi della storia, celebrato già da Plinio il Vecchio e che lo stesso Giulio Cesare pare amasse particolarmente. Qui, su terreni collinari che guardano il mar Tirreno e godono dell’influenza delle correnti montane dei Nebrodi, la famiglia Cambria coltiva da secoli terreni vocati alla viticoltura. Negli anni ha registrato una crescita significativa dell’export, in particolare verso mercati come Canada, Europa, Svizzera e Giappone.