A Santa Venerina, in occasione di EnoEtna, venerdì 26 settembre si è svolta la prima masterclass dedicata ai vini bianchi dell’Etna, condotta da Federico Latteri.
Come ha sottolineato il relatore, i bianchi del Vulcano incontrano sempre più il gusto contemporaneo grazie alla loro energia e dinamismo. Sono vini di corpo, ma senza eccessi, caratterizzati da freschezza e impronta mediterranea. Salini, complessi, con sfumature diverse a seconda dei versanti e delle interpretazioni dei produttori, rappresentano un mosaico in continua evoluzione.
Nonostante vi siano ancora aree da esplorare, appare ormai evidente come la longevità dei bianchi etnei sia spesso superiore a quella dei rossi, dato confermato da assaggi che coprono un arco temporale ampio. «Il Carricante è un vitigno di luogo» ha ricordato Latteri, purché venga piantato nei siti più adatti. Le altitudini, variabili dal Nord al Sud del vulcano, giocano un ruolo determinante: nella degustazione, ad esempio, i campioni provenienti da Biancavilla, sul versante sud, hanno mostrato una finezza particolare rispetto ad altre zone.
Gli Etna Bianco presentati in batteria hanno colpito gli appassionati e i neofiti per la loro ricchezza sensoriale e per quella che Latteri ha definito la loro “arma vincente”: la versatilità a tavola. Profili nordici e di montagna, con note di ginestra e agrumi, acidità marcata e spiccata sapidità si uniscono in vini potenti e di grande prospettiva, capaci di sorprendere anche dopo pochi anni di affinamento in bottiglia.
I vini degustati
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Azienda Agricola Camuglia – Etna Bianco Grottarinoto 2024
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Aìtala – Etna Bianco Contrada Martinella 2024
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Masseria Setteporte – Etna Bianco N’ettaro 2024
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Le Due Tenute – Sicilia Bianco Cantoné 2023
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Tenute Foti Randazzese – Etna Bianco Me Gioiu 2023
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Iuppa – Etna Bianco Superiore Lavi 2023
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Cantoneri – Etna Bianco Tenuta della Dainara 2021