Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Vino e dintorni

Gradis’ciutta racconta il Collio tra sostenibilità, tradizione e sperimentazione

15 Dicembre 2025
Robert Princic e la degustazione de vini Gradis'ciutta Robert Princic e la degustazione de vini Gradis'ciutta

A presenziare all’incontro Robert Princic, vero interprete dei vini del Collio

Interessante presentazione alla stampa romana delle etichette dell’azienda vinicola Gradis’ciutta, una delle aziende di riferimento del Collio. A presenziare all’incontro Robert Princic, vero interprete dei vini del Collio, proprietario ed enologo della cantina, che ha ospitato nell’esclusiva Terrazza del ristorante Les Ètoiles i giornalisti presenti. L’azienda e la famiglia Princic sono, a San Floriano in Collio, in località Giasbana, zona che ha segnato storicamente e geograficamente il confine tra luoghi familiari, luoghi pubblici e privati, un territorio dove le tradizioni enologiche italiane e slovene si mescolano culturalmente, dando vita a vini unici e straordinari.

Sono circa 50 ettari nei Comuni di San Floriano del Collio, Gorizia, Capriva del Friuli e Dolegna del Collio la proprietà della famiglia, che ha basato la sua filosofia su sostenibilità, tradizione e sperimentazione, partendo dalle viti che furono del nonno, prima, e del padre, ha poi investito il suo sapere, le sue energie e le sue risorse con un’infinita passione per questa terra e per la sua Gradis’ciutta, nome ispirato al toponimo di una località nel cuore del Collio. Con l’annata 2018 ha ottenuto la certificazione biologica, frutto della costanza di 10 anni di lavoro che avevano come obiettivo quello di produrre dei vini che rispettassero il territorio e tutte le persone impegnate nella cura dei vigneti.

“Il nostro obiettivo – racconta Robert Princic -, è quello di rispettare la Natura e conservare quell’equilibrio che si crea fra vegetazione spontanea e coltivazioni agricole: è così che riusciamo a racchiudere le fragranze della campagna, i profumi dei fiori di acacia e della frutta, i sentori di fieno, gli aromi dell’asparago o del sambuco, il sapore della terra in cui nascono i nostri vini”. Da 25 anni Robert,  che ha ricoperto la carica di presidente del Consorzio di tutela vini Collio per sei anni, porta avanti un percorso intenso, caratterizzato da una costante evoluzione, dagli investimenti in cantina a quelli nei vigneti, passando per la conversione a una viticoltura biologica e, infine, all’acquisto e ristrutturazione del Borgo Gradis’ciutta, struttura del ‘500 trasformata oggi in elegante dimora per l’accoglienza di enoturisti, circondata da storiche vigne di collina, proprio quelle che furono del nonno, che offre ai visitatori varie proposte tra sport, percorsi in bici o in vespa, cucina, laboratori artistici, esperienze accomunate dalla volontà di far conoscere in modo autentico le eccellenze naturali ed enogastronomiche del Collio.

“Desideravo offrire ai nostri visitatori un’esperienza immersiva tra vigneti, profumi, sapori e l’ospitalità distintiva della famiglia Princic”, racconta Robert. “Guardando questa dimora, penso che il mio sogno si sia finalmente realizzato”. Il Collio, situato strategicamente tra il fiume Isonzo, il fiume Judrio e l’imponente catena montuosa delle Alpi Giulie, influiscono sulla qualità dei vini prodotti un microclima ottimale per lo sviluppo della viticoltura, un clima mite e temperato, favorito dalla presenza di pendii che si estendono in modo praticamente ininterrotto, offrendo ampie superfici esposte a mezzogiorno.

Inoltre, la vicinanza delle Prealpi Giulie funge da scudo contro i venti freddi, mentre la prossimità della costa adriatica contribuisce alle significative escursioni termiche estive. I vigneti dia Gradis’ciutta, sparsi in vari appezzamenti e a diverse altitudini in questo territorio, coltivano varietà bianche, dalle autoctone di lunga data come Ribolla e Friulano, alle internazionali e a quelle a bacca rossa. Il termine locale per descrivere il suolo del Collio è “Opoca” o “Ponca”, costituito da marne silicee e marne argillose, talvolta persino sterili, dove i vitigni autoctoni prosperano, esprimendo il massimo delle loro potenzialità. Adatta all’alta piovosità del territorio grazie alle sue straordinarie capacità di drenaggio. Conserva quantità limitate d’acqua, arricchite dalla mineralità del suolo, rivelandosi essenziale durante periodi di siccità o temperature particolarmente elevate. Robert Princic ha sempre vissuto la grande affinità tra il Collio e il Brda e in particolare con il vitigno che unisce le culture vitivinicole ai lati del confine italo-sloveno, la Ribolla Gialla/Rebula. È stata questa sensazione che lo ha spinto ad acquisire vigneti nelle migliori località del Brda: Neblo e Zali Breg. I vini degustati sono:

Sifenis Vino Spumante 2020

Quando Robert Princic decide di approfondire i suoi studi durante un master in wine business conosce Matjaz Cetrtic, un compagno di studi che vive nella regione del Brda in Slovenia: come tesi di laurea decidono di creare un vino che unisca le due zone vitivinicole del Collio e del Brda, che un tempo appartenevano alla stessa area di produzione e le quali successivamente sono state divise dal confine. In segno di unione dei due territori, nasce Sinefinis, il cui termine di ispirazione latina rimanda all’assenza di confini e di fine: una Ribolla Gialla spumantizzata, prodotta con uve di Ribolla italiana e Rebula slovena e con metodo classico, con rifermentazione in bottiglia e lungo affinamento sui lieviti. Utilizzata spesso anche per sugellare gli incontri tra Capi di Stato europei, Sinefinis può definirsi un vino “Made in Europe”.

“Funziona così – racconta Robert – ciascuno di noi vinifica una base poi assembliamo le due masse. All’inizio era un gioco e poi abbiamo creato un’azienda. Il vitigno che utilizziamo in purezza è la Ribolla Gialla che fa circa 42 mesi di affinamento sui lieviti e abbiamo scelto un metodo classico anche perché non volevamo fare una cosa banale: è stato presentato la prima volta nel 2011 a Roma con i due presidenti della Repubblica (allora c’era Napolitano) ma è stato anche omaggiato di un magnum il Presidente Mattarella e Pahor.” Il vino porta con sé un nome naturalmente evocativo come Sinefinis e a seconda dell’annata se ne producono dalle 10 alle 25 mila bottiglie. Tiraggio 16/06/21, sboccatura 25/06/2025. Dosaggio 2gr/l. Prodotta con uve provenienti dai vigneti del Collio italiano e della Brda slovena, come per altri vini, Ribolla Gialla / Rumena Rebula. Allevato a  San Floriano del Collio, Gradisciutta, Bilijana, Kojsko, ad un’altitudine di 100-300 m. slm. su suolo di Ponca (marne e arenarie). Pressature soffice è seguita dalla fermentazione a temperatura controllata. Dopo la prima fermentazione avviene il matrimonio fra i vini italiani e sloveni a cui segue la seconda fermentazione. Il vino matura quindi sui propri lieviti per un minimo di 40 mesi. Colore paglierino perlage molto fine e vivace. Al naso note eleganti di agrumi, al palato sorso pieno con consistenza cremosa, di grande equilibrio, finale prolungato sulle note sapide.

Sveti Nikolaj Zali Breg Slovenija 2022

100% Rumena Rebula. Vigneti Brda, Neblo e Zali Breg. Suolo di Opoka (marne e arenarie), ad un’altitudine di  200 m.slm. Le uve sono state raccolte a piena maturazione fenolica e vinificate presso la cantina in Italia secondo lo stile tradizionale locale, con breve macerazione e un intero anno di invecchiamento in botti grandi. 9 mesi in botte grande, e affinamento 12 mesi in bottiglia. Colore giallo paglierino intenso e brillante, al naso intenso, con note fruttate di agrumi, al palato fresco sapido con sorso succoso ed equilibrato tornano le note olfattive in un lungo finale.

Friulano Doc Collio 2024

100% Friulano. Allevato a Gradis’ciutta, Zavognica e Ruttars, su suolo di Ponca (marne e arenarie), ad un’altitudine di 50-220 mt. Slm. Pressatura soffice ed affinamento in acciaio. Colore giallo paglierino di media intensità, al naso floreale con fiori di acacia, mandorla dolce, al palato fresco sapido, buona struttura, finale lungo.

Collio Riserva Doc 2019

Ribolla Gialla, Friulano, Malvasia. Allevato a Ruttars e Monte Calvario su suolo di Ponca (marne e arenarie), ad un’altitudine di 120-220 m. slm. Pressatura soffice, criomacerazione di 24 ore, botte grande, ed affinamento di un anno in botte grande, segue due anni in bottiglia. Colore giallo paglierino, al palato fresco sapido con grande morbidezza tornano le sensazioni fruttate olfattive e  frutta matura, con finale prolungato su sensazioni sapide e minerali.

Monsvini Vino Rosso 2019

Merlot, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon. Allevato a Zali Breg (SLO), Calvario (ITA), Grdinca (ITA), su suolo di Ponca (marne e arenarie), ad un’altitudine di 120-220 m. slm. Pressatura soffice, e macerazione per 15/20 giorni, affinamento in barrique, due anni in bottiglia. Colore rosso rubino al naso, al palato fresco sapido con tannini eleganti e in equilibrio con la sua freschezza, lunga persistenza.