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Vino e dintorni

Il Collio celebra il terroir con 53 cantine: ecco i nostri migliori assaggi di Friulano

08 Novembre 2025
Collio Evolution è il primo evento istituzionale della denominazione, curato dal Consorzio Tutela Vini Collio Collio Evolution è il primo evento istituzionale della denominazione, curato dal Consorzio Tutela Vini Collio

Prima edizione dell'evento istituzionale del consorzio. L'annata 2024 protagonista della degustazione. Il presidente Raccaro: "Siamo stati capaci di fare sistema"

Collio Evolution, il primo evento istituzionale della denominazione, si è svolto dal 25 al 27 ottobre tra Gorizia – che ha ospitato nella sede della Prefettura il convegno inaugurale con la presentazione della ricerca commissionata a Nomisma Wine Monitor sulla percezione e il posizionamento del brand Collio – e Cormons, dove si sono tenute due giornate dedicate ai tasting con 53 aziende partecipanti.

Accanto alla degustazione tecnica riservata alla stampa, che ha avuto in questa edizione il Friulano come protagonista, è stato allestito un banco d’assaggio che ha dato la possibilità agli oltre sessanta giornalisti e agli altri intervenuti di degustare anche i bianchi ottenuti da altri vitigni – nel Collio si coltivano numerose varietà a bacca bianca, sia autoctone che internazionali – e qualche rosso.

Decisamente positivo il pensiero di Luca Raccaro, presidente del Consorzio Tutela Vini Collio: «Siamo davvero soddisfatti e orgogliosi di questa prima edizione di Collio Evolution, che ha saputo unire produttori, stampa e appassionati in un momento autentico di condivisione e confronto. Il Collio ha dimostrato ancora una volta di essere un territorio coeso, capace di fare sistema e di guardare al futuro con consapevolezza e visione».

E Lavinia Zamaro, direttrice del Consorzio, aggiunge: «Ogni anno, nello stesso weekend, il Collio celebrerà un vitigno diverso: un format che vogliamo far crescere e consolidare, per rafforzare l’identità della nostra denominazione e valorizzarla in Italia e all’estero».

Tornando alla degustazione tecnica, sono stati proposti 118 campioni di Friulano di diverse annate: dalla 2024, l’ultima in commercio e la più rappresentata con circa una quarantina di vini, fino ad annate più lontane nel tempo come la 2012, con un ulteriore salto indietro grazie a un campione del 2001. C’erano anche due vini in anteprima della vendemmia 2025, che però non descriveremo perché troppo giovani (sembrerebbe un’annata molto promettente, ma dirlo ora, con soli due campioni, sarebbe un azzardo).

In base ai nostri assaggi possiamo affermare che la 2024 ha fornito vini equilibrati, con buona freschezza e intensità aromatica che, pur non raggiungendo i picchi di altri millesimi, mostrano interessanti potenzialità evolutive. Mancavano comunque alcuni vini non ancora usciti, di cui avevamo apprezzato le versioni di annate precedenti e che in futuro ci permetteranno di avere un quadro più completo. In definitiva, una buona annata, con bianchi da Friulano che offrono coerenti interpretazioni del territorio.

I nostri migliori assaggi

Collio DOC Friulano 2024

Colle Duga
Naso fine di erbe aromatiche, con la salvia in evidenza, fiori bianchi freschi accompagnati da una sfumatura vegetale e, in sottofondo, una tenue nota di susina bianca. Il sorso, dotato di buona acidità e della giusta consistenza, chiude sapido e lungo. Un bianco che lascia chiaramente intravedere potenzialità evolutive.

Drius
Il colore giallo verdolino, particolarmente vivace, mostra subito l’estrema giovinezza di questo Friulano. L’esame olfattivo svela poi un bouquet tipico, nitido e intenso, dominato da un intrigante mosaico di erbe aromatiche tra le quali si fa spazio un tocco di mandorla. Segue un palato fresco, incisivo, ben strutturato e persistente. Davvero ottimo. (Standing ovation)

Fondazione Villa Russiz
La freschezza è il suo tratto distintivo: dal naso, giocato tra la frutta a polpa bianca e una parte vegetale, al sorso, morbido, disteso, lineare e di buona lunghezza.

Korsic Wines
Esprime eleganza e armonia nei profumi di acacia, biancospino, pera e sottili erbe aromatiche. È dinamico, vivo nell’acidità ma anche compatto nella tessitura. Lungo e leggermente sapido il finale.

Marco Felluga – Russiz Superiore
Profilo olfattivo giovanile, caratterizzato da variegati profumi floreali e da una composta nota vegetale, precede un gusto ben articolato che fa leva sulla tensione di un dinamico equilibrio acido-sapido e su un allungo notevole.

Muzic – Valeris
Naso intenso e variegato di camomilla, note più fresche e quasi pungenti che rimandano alla clorofilla, fini erbe aromatiche, mandorla e delicata frutta a polpa gialla. Il sorso si distende con regolarità, mostrando una consistenza che ricorda la buccia dell’uva, ma senza risultare né polposo né tannico. Salino e lunghissimo il finale. Un bianco identitario che piace e convince. (Standing ovation)

Venica & Venica – Ronco delle Cime
Una raffinata limpidezza olfattiva, resa ancor più evidente dall’armonia tra la parte fruttata e le erbe aromatiche, fa da preludio a un assaggio caratterizzato da slancio, equilibrio e precisione, incisivo senza strafare. Tipico e ben fatto.


Collio DOC Friulano – annate precedenti

2023 – Cantina Formentini
Tanto garbato quanto nitido nell’espressione della parte floreale e del frutto, affiancati da note ammandorlate e da un tocco mentolato, regala un palato fresco, teso e minerale.

2022 – Paraschos, Kai MCL Riserva
Intenso nel colore, leggermente velato, offre una complessità coinvolgente fatta di sentori di camomilla, fiori gialli appena appassiti, nespola, erbe aromatiche e freschi richiami agrumati. È pieno, strutturato e al contempo dotato di una beva quasi inaspettata, favorita dal notevole slancio con cui punta dritto al lungo finale salino. Buonissimo. (Standing ovation)

2019 – Komianc Alessio
Intensi profumi di fiori gialli, contornati da cenni di timo e alloro, sono seguiti da un sorso vivo nell’acidità, sapido e persistente, che si distingue per nerbo e carattere.

Le Rajade
Elegantemente floreale all’olfatto, mostra una progressione priva di sbavature che conduce alla lunga chiusura, giocata tra il sale e un fiore giallo sempre presente ma mai invadente.

2018 – Damijan, Nekaj
Naso ampio e impattante, di chiara impronta floreale, impreziosito da sottili sentori di erbe aromatiche, delicata frutta a polpa gialla e una parte più dolce finemente mielata. È ben equilibrato, con acidità e sapidità che snelliscono un palato polposo dal gusto ricco, rafforzato dai fiori che tornano al retronaso. Il finale presenta una nota amarognola, delicata e piacevole. Appagante. (Standing ovation)

2016 – Colle Duga
Un bianco in grande forma che non rivela i segni del tempo, mostrando una perfetta integrità all’olfatto e sfoderando freschezza ed energia in un sorso vivo, lungo e ben articolato.

Raccaro
Elegante, profumato, floreale e delicatamente agrumato, avvolge il palato con una pienezza fatta di intensità gustativa e di polpa, senza mancare di dinamismo né di sapidità. Dimostra di aver raggiunto una fase di piena espressività, conservando comunque la capacità di evolvere ancora per alcuni anni.

2012 – Venica & Venica, Ronco delle Cime
A più di dieci anni dalla vendemmia non mostra alcun cenno di cedimento, conservando freschezza in un sorso intenso e lunghissimo. E non finisce qui: si percepisce chiaramente la capacità di proseguire la sua lunga evoluzione. Una prova concreta del potenziale del vitigno in questo territorio e del grande lavoro dell’azienda.