Che il panorama vitivinicolo della Calabria sia in grande effervescenza è sotto gli occhi di tutti: lo dimostra la neonata Docg Cirò, e le aziende si stanno mettendo in luce anche attraverso presentazioni sempre più interessanti. È il caso dell’Azienda Librandi, storica cantina di Cirò, che ha presentato alla stampa romana le sue etichette nel conosciuto ristorante Da Etta, a Trastevere, alla presenza di Paolo Librandi.
La storia della famiglia è lunga oltre un secolo: una storia di viticoltori che hanno saputo interpretare un territorio e tradurre il proprio bagaglio di conoscenze, studi e sperimentazioni in un caso imprenditoriale di successo, oltre che in un’opportunità di crescita per il territorio stesso. Tre le generazioni che hanno portato nel mondo la viticoltura calabrese.
La cantina, affacciata sul mar Ionio a Cirò Marina, con vigneti collinari e pianeggianti incastonati nella macchia mediterranea, comprende circa 350 ettari, dei quali 232 vitati, 80 a uliveto e i restanti boschivi. È qui che i Librandi coltivano la vite ed è qui che, negli anni Cinquanta, la famiglia decide di ampliare le attività, organizzandole per l’imbottigliamento e la commercializzazione del vino.
L’azienda, fondata e accompagnata nella grande crescita del Novecento da Tonino e Nicodemo Librandi, è oggi guidata dai figli di Nicodemo, Raffaele e Paolo, e da quelli di Tonino, Francesco e Teresa. Fin dagli esordi si distingue per uno sguardo proiettato al futuro, capace di anticipare temi e tendenze, con un marcato interesse per la tutela della biodiversità e per la sostenibilità, oltre alla volontà di dare nel tempo sempre maggiore rigore scientifico alla gestione dei vigneti e della cantina.
Librandi si pone come pioniere della ricerca in ambito vitivinicolo, con un ruolo da protagonista nella riscoperta di vitigni autoctoni ormai dimenticati o quasi perduti. Il progetto dedicato ai vitigni del territorio cresce di pari passo con l’azienda ed è ancora oggi in corso.
“È stata l’armonia della nostra terra – racconta Librandi – a suggerirci la strada da intraprendere: da una parte la valorizzazione della tradizione con gli impianti ad alberello, i portainnesti storici e gli insegnamenti dei nostri viticoltori, dall’altra gli investimenti nella ricerca, con la collaborazione dei maggiori esperti del settore. Con la convinzione che un lavoro minuzioso ci avrebbe permesso di fissare, conservare ed esaltare il nostro patrimonio viticolo. Non volevamo inventare o modificare nulla: grazie alla scienza abbiamo voluto capire meglio ciò che avevamo. La volontà di custodire, attualizzare ed esaltare le nostre varietà ci ha spinti in questa avventura. Sappiamo oggi che l’intuizione era giusta, e alcune delle pagine più significative dell’enologia calabrese devono ancora essere scritte.”
Nel 2021 l’azienda ottiene la certificazione Equalitas e pubblica il primo Bilancio di Sostenibilità. Nel primo semestre 2022 conclude calcolo e analisi di Carbon Footprint (emissioni di CO2 e altri gas serra) e Water Footprint (impatto idrico), con l’obiettivo di costruire un percorso di compensazione delle emissioni. Nel 2023 viene completato il museo della Viticoltura e del Vino, VI.TE.S. (Viticoltura, Territorio, Storia): una collezione di reperti, attrezzi e oggetti conservati in parte nei magazzini di famiglia e in parte donati da altre famiglie locali, restituendo vita a strumenti preziosi. Visitare il museo offre un’esperienza singolare, sia per chi ha radici contadine, sia per chi incontra per la prima volta un mondo arcaico ma ingegnoso.
Oggi la cantina Librandi supera i due milioni e mezzo di bottiglie all’anno, con un export che sfiora il 50 per cento e raggiunge oltre quaranta Paesi, dalla Germania agli Stati Uniti, dal Giappone al Regno Unito, passando per Australia, Messico e Brasile.
Durante il pranzo sono stati serviti i seguenti vini:
Almaneti Spumante Brut Bianco Metodo Classico
Allevato a Rocca di Neto/Casabona da uve Chardonnay su terreni argillosi e calcarei. Vinificazione in acciaio con pressatura soffice delle uve a grappolo intero. Rifermentazione con metodo classico. Affinamento in acciaio; tiraggio in aprile e permanenza sui lieviti per 24 mesi. Colore giallo paglierino con effervescenza fitta e sottile; al naso freschezza fruttata di frutti gialli, agrumi e note tropicali. In bocca risulta fresco, sapido, dinamico: tornano le note fruttate, finale persistente.
Efeso Calabria Bianco Igt 2024 e 2021
Prodotto nella Tenuta Rosaneti, Vigna Efeso, caratterizzata dalla forma “ad anfiteatro” e dai suoli ricchi di arenaria. 100% Mantonico. Terreno argilloso-calcareo con sedimenti di arenaria. Pressatura soffice, fermentazione in barrique e affinamento in barrique di Allier, con sei mesi sui lieviti e sei in bottiglia. Vitigno impiegato sia in versione secca sia passita. Colore giallo paglierino, che nella 2021 vira verso riflessi dorati. Al naso spiccano pesca e albicocca, note speziate e balsamiche che nella 2021 diventano pietra focaia e lieve idrocarburo. In bocca risulta fresco, con acidità viva anche nella 2021, a conferma della vocazione all’invecchiamento. Elegante nella beva: la 2024 si distende sulle note fruttate, la 2021 mette in luce componenti minerali e speziate in un finale lungo.
Terre Lontane Calabria Rosato Igt
Produzione a Strongoli e Rocca di Neto/Casabona. Gaglioppo 70%, Cabernet Franc 30%. Terreno argilloso-calcareo. Vinificazione in acciaio con salasso e breve macerazione, affinamento in acciaio e breve sosta in bottiglia prima della commercializzazione. Colore rosa corallo; al naso piccoli frutti rossi, marasche, fiori secchi e un tocco balsamico di liquirizia. Bocca fresca, sapida, di medio corpo, con sorso morbido e buona persistenza.
Megonio Calabria Rosso Igt 2022–2023
Allevato nella Tenuta Rosaneti, Vigna Megonio, tra le colline più alte. 100% Magliocco. Terreno argilloso-calcareo. Fermentazione in acciaio con quindici giorni di macerazione, affinamento in barrique di Allier per dodici mesi e sei mesi di bottiglia. Le due annate confermano quanto l’evoluzione in vetro migliori il profilo del Magliocco. Colore rosso intenso, con cenni granati nella 2022; al naso frutti scuri e leggere note speziate. Al palato freschezza, sapidità e concentrazione fruttata, con tannini più fini nella 2022. Finale lungo e coerente con il quadro olfattivo.
Le Passule Calabria Bianco Passito Igt
Allevato a Rocca di Neto/Casabona. 100% Mantonico. Terreno argilloso-calcareo. Appassimento delle uve per circa quindici giorni, fermentazione in barrique di Allier e affinamento di sei mesi, seguito da breve sosta in bottiglia. Dolcezza dell’uva passa e acidità vivace sostengono un vino di grande ricchezza aromatica, capace di evolvere nel tempo. Profumi di pesca, albicocca e pietra focaia.