La trentesima edizione del Vinitaly Design Award si apre con una scelta che segna un cambio di passo simbolico e culturale. A presiedere la giuria sarà Michelangelo Pistoletto, figura centrale dell’arte contemporanea internazionale, chiamato a guidare un premio che negli anni ha progressivamente allargato il proprio raggio d’azione, interrogando il design non soltanto come esercizio formale, ma come linguaggio capace di restituire valori, visioni, responsabilità.
L’annuncio, diffuso da Veronafiere a dicembre, colloca l’edizione 2026 sotto il segno di una riflessione più ampia sul senso del progetto, in particolare quando questo incontra il mondo del vino, degli spirits, dell’olio e della birra. Ambiti produttivi che, al di là della funzione commerciale del packaging, raccontano territori, economie locali, gesti agricoli e immaginari collettivi. In questo contesto, la presenza di Pistoletto assume un peso che va oltre il prestigio del nome.
Il percorso dell’artista biellese, dagli storici Quadri specchianti fino ai progetti di Cittadellarte e al Terzo Paradiso, ha sempre posto al centro la relazione tra individuo e società, tra opera e realtà. Una tensione che oggi trova un terreno di confronto inedito nel design applicato al vino, chiamato a misurarsi con temi come sostenibilità, responsabilità ambientale, coerenza culturale. Non a caso, il legame tra Pistoletto e il mondo vitivinicolo non è episodico: nel 2010 firmò per Ornellaia un’opera della serie Vendemmia d’Artista, successivamente battuta all’asta da Sotheby’s, riconoscendo nel vino una delle espressioni più antiche e stratificate della civiltà umana.
Secondo Federico Bricolo, presidente di Veronafiere, la sua presenza restituisce al Vinitaly Design Award una dimensione ulteriore, capace di trasformare il packaging in uno specchio del tempo presente, luogo di sintesi tra estetica e responsabilità. Una lettura che appare coerente con l’evoluzione del premio, giunto alla sua edizione celebrativa con l’introduzione di tre nuovi riconoscimenti speciali: uno dedicato alla sostenibilità, uno al dialogo con il settore oleario attraverso Solexpo e un premio riservato ai lavori degli studenti, a sottolineare l’attenzione verso le generazioni future del progetto.
Le iscrizioni al concorso sono già aperte e resteranno attive fino all’11 marzo 2026, con una finestra early bird entro la fine del 2025.
Nota biografica
Michelangelo Pistoletto nasce a Biella nel 1933. Dopo le prime ricerche pittoriche legate all’autoritratto, tra il 1961 e il 1962 realizza i Quadri specchianti, opere che includono direttamente lo spettatore e il tempo reale, ridefinendo il rapporto tra arte e realtà. Tra il 1965 e il 1966 dà vita agli Oggetti in meno, considerati fondamentali per la nascita dell’Arte Povera. Nel corso dei decenni la sua ricerca si estende oltre gli spazi espositivi tradizionali, intrecciando arte, società e partecipazione. Con la fondazione di Cittadellarte a Biella e con il progetto del Terzo Paradiso, Pistoletto sviluppa una riflessione sull’arte come strumento di trasformazione responsabile. Leone d’Oro alla Carriera alla Biennale di Venezia nel 2003, Praemium Imperiale per la pittura nel 2013, la sua opera continua a interrogare il presente, mettendo in relazione estetica, etica e vita quotidiana.