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Vino e dintorni

Moncalisse, la nuova avventura trentina della famiglia Walch

04 Novembre 2025
Stefano Bolognani, Julia e Karoline Walch, Odilon de Varine Stefano Bolognani, Julia e Karoline Walch, Odilon de Varine

Julia e Karoline Walch presentano il progetto che unisce la forza del territorio trentino alla precisione enologica di famiglia

Interessante presentazione del nuovo progetto della cantina Elena Walch, che ha ospitato la stampa nazionale per illustrare la sua visione innovativa dando vita a una nuova realtà dedicata alle bollicine di montagna. Location d’eccezione il ristorante milanese due stelle Michelin di Andrea Aprea.

La novità porta il nome di Moncalisse, una nuova cantina che la famiglia altoatesina Walch realizza nella patria delle bollicine trentine Trentodoc. A presentare il progetto Julia e Karoline Walch, insieme all’enologo Stefano Bolognani e al consulente Odilon de Varine, celebre enologo della regione dello Champagne.

La località scelta come centro del progetto è alle pendici del Monte Calisio, dorsale di importante rilievo geologico e storico a nord-est di Trento: una nuova cantina situata a 600 metri di altitudine. Dodici ettari di vigneti si estendono su un terreno dalla conformazione ideale, uniti a un clima fresco, tipico delle vigne d’altura, che circondate dalle montagne trentine rappresentano un terroir perfetto per bollicine d’eccellenza. Moncalisse nasce come realtà autonoma all’interno della famiglia Walch, con un nome e un’identità distinti rispetto al marchio Elena Walch: una scelta che testimonia la volontà di aprire un nuovo capitolo dedicato esclusivamente al Trentodoc.

“È un sogno divenuto realtà: quando nel 2016 abbiamo visto il terreno, è stato amore a prima vista. Abbiamo capito subito che era il luogo ideale per realizzare una delle espressioni più autentiche e raffinate del Trentodoc”, dichiarano Julia e Karoline Walch. “L’altitudine, la varietà geologica e il microclima fresco rappresentano condizioni ideali per creare spumanti Metodo Classico strutturati, precisi e dal grande potenziale di invecchiamento.”

Il vigneto di Moncalisse è anche un luogo ricco di storia e fascino. “Un dettaglio ci ha profondamente colpite,” proseguono le sorelle Walch, “la presenza, all’interno dei vigneti, delle cosiddette Coppelle, incisioni rupestri risalenti all’età del Bronzo e del Ferro e legate a simboli esoterici e riti sacri. Questi segni millenari conferiscono al luogo una dimensione simbolica e culturale unica. Per noi rappresentano un messaggio forte: l’idea che questo fosse un territorio straordinario sin dall’antichità. Con Moncalisse vogliamo proseguire il dialogo tra tempo e terra, reinterpretandolo in chiave contemporanea.”

“Siamo una realtà giovane e dinamica, animata dal desiderio di sperimentare e valorizzare il carattere di ogni annata e delle singole parcelle,” concludono Julia e Karoline Walch. “In futuro, Moncalisse introdurrà delle capsule collections nell’ottica di sorprendere gli amanti del vino, svelando le infinite potenzialità di Moncalisse.”

“Partecipare alla nascita di Moncalisse non ha rappresentato propriamente una sfida,” afferma Odilon de Varine, “perché le premesse esistenti erano ottime, a partire dal vigneto che presentava vecchie viti, fondamentali per donare complessità e profondità al vino; quindi l’enologo esperto, la famiglia, la storia. Si è trattato, piuttosto, di vivere una nuova e appassionante avventura insieme a Julia, Karoline e Stefano per realizzare obiettivi ambiziosi. Insieme abbiamo creato un’alchimia perfetta che proietta nel futuro nuovi traguardi nell’interpretazione del Trentodoc.”

I vigneti di Moncalisse sono piantati con sole uve Chardonnay e Pinot Nero. Il cuore della proprietà è costituito da una “parcella nobile” di un ettaro, caratterizzata da vecchie viti di Chardonnay esposte a sud e allevate ancora oggi con il sistema a pergola, grazie a un’accurata ristrutturazione realizzata dall’attuale proprietà. I vigneti sono concepiti come un luogo protetto e silenzioso, nato per celebrare l’unione tra sapienza tecnica e amore profondo per il territorio e le sue peculiarità.

Qui il vino può sviluppare pienamente la propria identità grazie a un approccio votato alla sostenibilità, a partire dalla salvaguardia della biodiversità. Il microclima è caratterizzato da forti escursioni termiche tra giorno e notte, favorite dalle correnti ascensionali delle montagne circostanti, che conferiscono una brezza pomeridiana da sud-ovest. In inverno, la presenza del lago di Caldonazzo mitiga le temperature rigide.

Moncalisse fa il suo debutto con due vini di grande complessità ed eleganza, entrambi prodotti con Metodo Classico e autentica espressione dello spirito raffinato del Trentodoc: il Montis Arcentarie Blanc de Blancs Extra Brut Riserva 2017, un vino prodotto da una parcella nobile di vecchie viti di Chardonnay e il cui nome rimanda alle miniere d’argento che caratterizzavano l’area del Monte Calisio nel Medioevo. La vinificazione avviene in acciaio con una piccola parte in barrique, cui segue un affinamento in bottiglia sui lieviti di 80 mesi. Dégorgement previsto per gennaio 2025.

Il Millesimato Extra Brut Riserva 2019, sempre con uve provenienti dai vigneti di proprietà, rappresenta con eleganza la finezza del suo territorio: 56 mesi di affinamento in bottiglia sui lieviti, fermentazione in acciaio per l’80% e il rimanente 20% in barrique.