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Vino e dintorni

Mondial des Vins Extrêmes, il concorso dei vignaioli al limite

24 Settembre 2025
Il Salone della Degustazione del Mondial des Vins Extrêmes Il Salone della Degustazione del Mondial des Vins Extrêmes

Dalla Sicilia alle Alpi, l’Italia protagonista con vini nati in paesaggi difficili ma di grande bellezza

Si è chiusa ad Aosta la 33ª edizione del Mondial des Vins Extrêmes, l’unico concorso internazionale dedicato ai vini prodotti in condizioni estreme di pendenza, altitudine e isolamento.

Organizzato dal Cervim, il Centro di ricerca e valorizzazione della viticoltura eroica, l’evento ha riunito a Sarre giudici provenienti da tutto il mondo per degustare 1001 campioni inviati da 372 cantine di 17 Paesi. Il Presidente del Cervim, Nicola Abbrescia, ha presenziato i lavori delle Commissioni d’assaggio, composte ciascuna da 5 membri tra cui enotecnici, enologi, giornalisti e degustatori esperti da tutto il mondo.

Il regolamento impone un limite rigoroso: non più del 30% dei vini presentati può essere premiato. In questo quadro, l’Italia ha fatto incetta di riconoscimenti con 123 medaglie – 20 Gran Gold e 103 Gold – a testimonianza di una viticoltura che sa trasformare le difficoltà in forza espressiva.

Spicca la Sicilia con 5 medaglie Gran Gold, seguita da Trentino, Campania e Liguria con 3, Alto Adige, Calabria, Lombardia, Molise, Toscana, Valle D’Aosta 1.

Per le medaglie Gold in testa la Val D’Aosta con 18 medaglie, a seguire 11 la Toscana, 10 la Campania, 9 Alto Adige, Piemonte, Sicilia, Veneto, 8 Trentino, 6 Sardegna, 5 Liguria, 3 Calabria, 2 Lombardia, Molise. Da evidenziare il fatto che l’alta qualità dei campioni ed il limite del 30% di medaglie da assegnare, ha fatto si che molti che hanno raggiunto il punteggio di Gold, non hanno potuto essere premiati.

“Siamo fermamente convinti che la viticoltura estrema sia un patrimonio da tutelare e valorizzare, non solo per il suo legame con il territorio ma anche per il contributo alla biodiversità e alla sostenibilità. Il Mondial des Vins Extrêmes rappresenta un importante riconoscimento per i vignaioli che lavorano con passione in luoghi difficili ma di ineguagliabile bellezza, premiando il loro impegno e offrendo a ciascuno di essi opportunità di crescita e confronto – ha dichiarato il Presidente Nicola Abbrescia –. Siamo inoltre felici di questo ritorno a casa della cerimonia di premiazione, in un evento che si conferma una fondamentale occasione di incontro ma anche una selezione di grande interesse per gli addetti ai lavori e per il pubblico di appassionati e curiosi”.

“Mi inorgoglisce pensare che sia la Valle d’Aosta a organizzare l’unico concorso al mondo dedicato alla viticoltura eroica e che sia la nostra piccola regione a sostenere un ente prestigioso come il Cervim. Quest’organismo svolge un’importante attività di ricerca e collabora con numerosi enti internazionali per la tutela e la promozione di vini preziosi, spesso provenienti da vitigni autoctoni, contribuendo a dare visibilità anche a piccoli ma coraggiosi e appassionati produttori – ha affermato Marco Carrel –. Credo fermamente che il sostegno dato ai viticoltori valdostani sia stato concreto: l’Assessorato è intervenuto con misure e aiuti economici specifici indispensabili per permettere agli attori di questo settore di svolgere un ruolo centrale nel presidio e nella salvaguardia dei nostri versanti estremi e difficili, ma ha anche intessuto legami sempre più stretti con altre regioni italiane che condividono paesaggi e realtà simili alle nostre, anche nell’ottica di potenziare e ottimizzare le azioni e i progetti intrapresi dal Cervim a difesa e valorizzazione della viticoltura estrema a livello nazionale e internazionale. Il confronto avvenuto con i colleghi rappresenta un tassello importante per continuare a fare sentire la voce dei territori più disagiati e portare sui tavoli politici nazionali le nostre istanze”.

Da ricordare che il Mondial des Vins Extrêmes, organizzato dal Cervim, con il patrocinio dell’OIV (Organisation Internationale de la Vigne et du Vin) e la relativa autorizzazione del Ministero alle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, è l’unica manifestazione enologica mondiale specificamente dedicata ai vini prodotti in zone caratterizzate da viticolture eroiche.

Il concorso seleziona i migliori vini frutto della viticoltura estrema con la finalità di promuovere e salvaguardare le produzioni di piccole aree vitivinicole che si caratterizzano per storia, tradizione e unicità, di grande valore ambientale e paesaggistico dove si coltivano soprattutto vitigni autoctoni. Si tratta di autentiche “isole della biodiversità viticola“ che, però, corrono il rischio di scomparire a causa degli alti costi di produzione e realizzazione dei vigneti (la coltivazione e la realizzazione di un vigneto in queste zone costa dieci volte di più di un vigneto in pianura). Il Mondial des Vins Extrêmes fa parte di Vinofed, la Federazione Internazionale dei Grandi Concorsi Enologici. Il Concorso ha anche ospitato la quinta edizione dell’Extreme Spirits International Contest, il concorso internazionale nato per valorizzare i distillati da vinacce, fecce e vino prodotti in territori estremi.

I vini presentati vengono divisi in 9 categorie:

1 – vini bianchi tranquilli annate 2024, (con residuo zuccherino fino a 6 g/l);
2 – vini bianchi tranquilli annate 2023 e precedenti, (con residuo zuccherino fino a 6 g/l);
3 – vini bianchi tranquilli semidolci (con residuo zuccherino da 6,1 a 45 g/l);
4 – vini rossi tranquilli annate 2023 e 2024;
5 – vini rossi tranquilli annate 2022 e precedenti;
6 – vini rosati tranquilli;
7 – vini spumanti;
8 – vini dolci (con residuo zuccherino superiore a 45,1 g/l);
9 – vini liquorosi.

Sono ammessi esclusivamente i vini DOC/DOP e IGT/IGP. Non sono ammessi al concorso i vini da tavola (come da regolamento ministeriale).

I risultati possono essere consultati sul sito, oppure qui i premiati lista-vini-premiati_2025, qui gli speciali lista-premi-speciali_2025