Abbiamo partecipato alla presentazione e alla relativa masterclass di una nuova guida dei “Vini d’Abruzzo per bevitori curiosi“. A presentare la guida il suo autore, il giornalista Franco Santini abruzzese doc, e per l’occasione ha partecipato anche Alessandro Nicodemi, Presidente del Consorzio di Tutela Vini d’Abruzzo. Il filo conduttore di questa guida è stato: quali vini si porterebbe un abruzzese sulla Luna? Come chiedere il passaporto per la Repubblica d’Abruzzo? Dai grandi classici ai tesori nascosti, un racconto del vino schietto, appassionato e divertente.
L’Abruzzo è una terra di incredibili contrasti e straordinaria varietà. Dal maestoso Gran Sasso alle tranquille coste adriatiche, in un attimo si passa dalle montagne più austere alle spiagge più rilassanti, attraversando paesaggi fatti di ruralità autentica, natura incontaminata, borghi pittoreschi e città storiche. Questa diversità, nei vini, emerge in modo netto e affascinante. Non esiste infatti una sola identità per Montepulciano, Cerasuolo, Trebbiano o Pecorino: ognuno ha sfumature, interpretazioni e personalità diverse. Ma tutti, nelle loro migliori versioni, restano profondamente radicati nella cultura abruzzese, da sempre poco incline a inseguire mode “esterne”.
Proprio da qui nasce questa nuova guida, intitolata “Vini d’Abruzzo per Bevitori Curiosi”, “un racconto del vino schietto, pratico e soprattutto accessibile – afferma Franco Santini – Niente punteggi, niente classifiche riservate agli addetti ai lavori. Al centro c’è il lettore, con i suoi dubbi, le sue curiosità e soprattutto il suo desiderio di bere bene. Una guida ai vini d’Abruzzo pensata per appassionati e turisti, organizzata per “occasioni di consumo”. Perché non esiste un vino perfetto per tutto, ma ogni vino ha il suo momento ideale: che sia una cena tra amici, un’occasione speciale, il piacere quotidiano o… una missione nello spazio”.
La guida, edita dalla Live Communication, esordirà in formato digitale, ma sarà disponibile anche in una tiratura limitata di copie cartacee e presto tradotta in inglese. Al suo interno il racconto di ben 100 vini, selezionati dopo aver assaggiato migliaia di etichette. Niente schede tecniche complesse o descrizioni organolettiche astratte, ma suggestioni, emozioni e consigli sinceri da parte di uno che ha deciso di metterci la faccia. Senza paletti, senza pregiudizi, senza condizionamenti. Etichette blasonate convivono con vini di nicchia o (finti) semplici, accomunati da un’unica certezza: ognuno ha una storia unica e un’utilità tutta da scoprire. Nel corso della masterclass abbiamo degustato:
- Trebbiano d’Abruzzo 1986 – Valentini
- Pecorino Giocheremo con i Fiori 2019 – Torre dei Beati
- Pecorino Cortalto 2013 – Cerulli Spinozzi
- Cerasuolo d’Abruzzo Cerano 2024 – Pietrantonj
- Cerasuolo d’Abruzzo Fossimatto 2023 – Fontefico
- Montepulciano d’Abruzzo 2001 – Emidio Pepe
- Montepulciano d’Abruzzo Docheio 2021 – La Valentina
- Montepulciano d’Abruzzo Iskra 2011 – Marina Cvetic Masciarelli