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Vino e dintorni

Top100 2025 di Wine Spectator: il vino più buono del mondo è un francese

14 Novembre 2025
I vini della Top 10 di Wine Spectator (2025) I vini della Top 10 di Wine Spectator (2025)

In vetta un Troisième Cru Classé di Margaux che riporta la Francia al centro della scena

Svelata oggi la lista completa della Top 10 2025 di Wine Spectator, punta di diamante della classifica Top 100 che sarà pubblicata lunedì 17 novembre.

Le dieci etichette, assieme al “Wine of the Year“, sono state selezionate tra oltre 10.200 degustate alla cieca durante l’anno, più di 5.500 delle quali hanno ottenuto un punteggio pari o superiore a 90.

La selezione si basa sulla qualità assoluta, ma anche su rapporto qualità-prezzo, disponibilità sul mercato e capacità del prodotto di trasmettere storia ed emozioni, una sorta di “fattore X” del vino stesso.

Il primo posto va a Château Giscours 2022, un ritorno a Bordeaux (Margaux). Ecco la classifica completa:

  1. Château Giscours 2022 (Margaux, Francia), 95 punti, 68 $
    Il ritorno di Bordeaux in vetta. Un Margaux che porta con sé decenni di investimenti, reimpianti e precisione crescente. Il 2022, annata calda, trova qui una forma di equilibrio originale: profondità senza peso, eleganza spontanea e un legame saldo con il territorio.
  2. Aubert – Chardonnay Sonoma Coast UV-SL Vineyard 2023 (Usa) 96 punti, 100 $
    Uno Chardonnay ampio e luminoso, in cui la maturità aromatica si accompagna a una salinità costiera che mantiene la linea del vino viva e reattiva.
  3. Ridge – Lytton Springs Dry Creek Valley 2023 (Usa) 95 punti, 56 $
    Vigne del 1901 e una firma inconfondibile. Zinfandel, Petite Sirah e Carignan in un equilibrio energico, profondo, dal passo sicuro.
  4. Williams Selyem – Pinot Noir Russian River Valley Eastside Road Neighbors 2023 (Usa) 96 punti, 72 $
    Frutto nitido, freschezza costante, una voce ormai iconica della Russian River Valley. Eleganza senza eccessi.
  5. Clos Apalta 2021 (Apalta, Cile) 96 punti, 170 $
    Carmenère in primo piano, sostenuto da Cabernet e Merlot. Profondità, tessitura setosa e un racconto coerente del Cile più ambizioso.
  6. Château Beau-Séjour Bécot 2022 (Saint-Émilion, Francia), 96 punti, 85 $
    Un Saint-Émilion di misura e finezza. Merlot e Cabernet Franc dialogano in un equilibrio brillante, sostenuto da freschezza e pulizia aromatica.
  7. Produttori del Barbaresco, Barbaresco 2021 (Italia) 94 punti, 57 $
    La solidità di un progetto collettivo e la trasparenza del Nebbiolo. Finezza, compostezza, un’identità che non ha bisogno di effetti.
  8. Wayfarer – Pinot Noir Fort Ross-Seaview Wayfarer Vineyard “The Estate” 2023 (Usa) 95 punti, 100 $
    La costa più fredda della Sonoma interpreta un Pinot Noir teso, aromatico, sorretto da un frutto vibrante.
  9. Castello di Ama – Chianti Classico San Lorenzo Gran Selezione 2021 (Italia) 95 punti, 90 $
    Un Sangiovese alto, rigoroso, luminoso. Il Chianti Classico nella sua versione più cesellata.
  10. Famille Isabel Ferrando, Châteauneuf-du-Pape St.-Préfert 2022 (Francia) 94 punti, 108 $
    Il sud del Rodano nella sua versione più intensa: un corpo caldo e profondo sostenuto da un’energia che regala ritmo.

Il riconoscimento arriva in un momento particolare per Bordeaux, tra annate irregolari, campagne en primeur poco vivaci e un mercato globale altalenante. Eppure, questo Margaux 2022 dimostra che questa regione vinicola francese continua a produrre vini straordinari.

Il Château Giscours è l’esito di un percorso lungo quasi trent’anni. Una storia che parte dal 1995, quando l’imprenditore olandese Eric Albada Jelgersma acquistò la maggioranza della proprietà. Poco dopo emersero le prime difficoltà: accuse di pratiche non corrette nella vendemmia ’95 e una disputa familiare sulla proprietà destinata ad attraversare più di due decenni.

In quel clima complesso, un giovane stagista arrivato per la vendemmia, Alexander Van Beek, iniziò a lavorare nella tenuta. Con il tempo divenne il punto di riferimento del progetto, guidando una trasformazione profonda: reimpianti, selezioni massali, recupero delle parcelle storiche e una gestione del vigneto sempre più rigorosa. Oggi il vigneto è esteso circa 162 ettari su un’estensione complessiva di oltre 400.

La vendemmia 2022 è stata piuttosto calda. Il vino è un taglio bordolese di Cabernet Sauvignon (64%), Merlot (30%), Petit Verdot (3%) e Cabernet Franc (3%). La qualità dell’annata è stata tale che la proprietà ha scelto di non produrre il secondo vino, concentrando tutta la selezione sul Grand Vin.