Il Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato ha annunciato che l’Ufficio europeo per la proprietà intellettuale (Euipo) ha concesso il marchio collettivo “Barbera d’Asti”.
Si tratta di uno strumento legale che consentirà di rafforzare la protezione della denominazione Docg nel territorio dell’Unione Europea. “Siamo orgogliosi di aver ottenuto questo marchio collettivo, che sancisce un traguardo importante per il Consorzio”, ha dichiarato Vitaliano Maccario, presidente del Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato. “Il marchio garantirà una tutela ancora maggiore della Barbera d’Asti sul territorio dell’Unione Europea; tuttavia, stiamo lavorando per estendere questa registrazione anche sui mercati extra europei”.
Il marchio collettivo è di titolarità del Consorzio, che assume il ruolo di garante dell’origine, natura e qualità dei prodotti contraddistinti dal segno. La procedura di registrazione è stata seguita dallo Studio Legale Merlo di Asti, mandatario ufficiale presso l’Euipo. Oltre al settore vitivinicolo, la registrazione è stata estesa anche a settori affini e complementari, come ristorazione, hotellerie, eventi, formazione e intermediazione commerciale, al fine di amplificare la riconoscibilità del marchio e sostenerne la promozione trasversale.
Alla registrazione è allegato un regolamento ufficiale, che definisce i criteri per l’utilizzo del marchio, le condizioni di accesso e i requisiti qualitativi in conformità al Disciplinare di produzione della Docg Barbera d’Asti. Il marchio potrà essere utilizzato su retroetichette, confezioni e materiali aziendali, secondo le linee guida approvate. Un nuovo logo distintivo accompagnerà visivamente il marchio nei mercati europei e internazionali. Il segno grafico è stato ideato per rappresentare visivamente l’identità del prodotto e del territorio.”L’impronta digitale sul logo non solo certifica l’autenticità e l’unicità del territorio, ma simbolizza anche la comunità: ogni produttore, ogni cittadino che contribuisce alla ricchezza della nostra identità collettiva”, ha aggiunto Maccario.
Il marchio collettivo mira a rafforzare il posizionamento della Barbera d’Asti nei mercati esteri, offrendo un vantaggio competitivo rispetto ad altri prodotti e superando i limiti legati alla sola indicazione geografica. Il sistema consente di valorizzare tutta la filiera, dal produttore al consumatore, migliorando la riconoscibilità del vino piemontese e sostenendo la crescita delle aziende associate. “Parlare di identità significa riconoscere e valorizzare le peculiarità di ogni denominazione, ma anche tessere queste diversità in un tessuto comune piemontese, coeso e unitario”, ha concluso il presidente.
Il Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, fondato nel 1946, tutela e promuove 13 denominazioni del territorio, attraverso iniziative di valorizzazione e strumenti di garanzia della qualità. Conta attualmente oltre 421 aziende associate, attive nella produzione e commercializzazione di vini a denominazione di origine.