Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Vino e dintorni

Cinema, Chef Wild racconta il Montepulciano d’Abruzzo di Caroso

09 Dicembre 2025
Citra, Davide Nanni. Photo: Andrea Straccini (2025). Il backstage Citra, Davide Nanni. Photo: Andrea Straccini (2025). Il backstage

L’azienda abruzzese sceglie lo “Chef Wild” per presentare la nuova fase comunicativa dedicata al suo Montepulciano

Un uomo in smoking nel bosco. L’inquadratura, studiata con precisione, apre la nuova campagna che unisce social e cinema e in cui figura lo “Chef WildDavide Nanni, cuoco autodidatta molto seguito online. Il progetto prende forma a partire dall’8 dicembre, quando una serie di video inizierà a circolare sulle piattaforme digitali prima dell’arrivo dello spot nelle sale cinematografiche.

A promuovere l’iniziativa è Citra, cooperativa vinicola della provincia di Chieti, che ha scelto Nanni come volto per raccontare Caroso, il suo Montepulciano d’Abruzzo più longevo. L’abbinamento nasce dalla forte identità territoriale dello chef, legato alle montagne abruzzesi e a una cucina costruita su gesti essenziali. Un approccio che l’azienda considera affine alla lettura contemporanea del vino.

Il presidente Sandro Spella lo descrive come un vino in purezza proveniente da vigne di circa 35 anni, poste tra i 150 e i 280 metri, con un affinamento di 36 mesi tra botti grandi e barrique. La cantina guarda a questa etichetta come a un tassello utile per dare continuità al racconto del territorio, in Italia e fuori dai confini regionali.

Va ricordato che Caroso accompagna Citra fin dagli anni settanta ed è entrato nel ricordo televisivo italiano grazie alla partecipazione, nel 1987, al programma “Il Pranzo è Servito”. Nel tempo ha ottenuto diversi riconoscimenti sia in Italia sia all’estero.

Il gruppo cooperativo riunisce otto cantine e gestisce circa seimila ettari di vigneti. Dispone di una bottaia di grandi dimensioni, è presente da anni nella grande distribuzione e nel circuito dei vini di bordo di numerose compagnie aeree. Le linee d’imbottigliamento automatizzate raggiungono una capacità complessiva di ventimila bottiglie l’ora. La supervisione tecnica è affidata a Riccardo Cotarella, affiancato dagli enologi interni e dai tecnici delle associate.