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Vino e dintorni

Vini estremi, i premi e poi degustazioni e masterclass con 50 produttori ad Aosta

03 Novembre 2025
Nicola Abbrescia, presidente del Cervim Nicola Abbrescia, presidente del Cervim

Dal Lavaux a Pantelleria, i vignaioli che coltivano l’impossibile si incontrano in Valle d’Aosta

Due giornate sospese tra cielo e roccia, dove il vino si fa racconto di resistenza, paesaggio e cultura. Il 22 e 23 novembre 2025, le mura maestose del Forte di Bard, in Valle d’Aosta, accoglieranno la quarta edizione di Vins Extrêmes, il salone internazionale dedicato alla viticoltura eroica. Un incontro che celebra chi coltiva la vite dove tutto sembra impossibile: pendii scoscesi, terrazze affacciate sul vuoto, altitudini che mettono alla prova uomini e piante.

Organizzato dal Cervim – Centro di ricerca per la viticoltura di montagna – con la Regione Autonoma Valle d’Aosta, la Chambre Valdôtaine e l’Associazione Forte di Bard, l’evento riunirà oltre 50 produttori da 11 regioni italiane e da Albania, Germania e Svizzera, insieme a cinque ospiti internazionali: dal Lavaux svizzero a Pantelleria, dall’Abruzzo alla Galizia, fino ai vigneti di Banyuls, in Francia.

«I vignaioli di Vins Extrêmes raccontano storie di coraggio e identità – sottolinea Nicola Abbrescia, presidente del Cervim –. Valorizzare la viticoltura eroica significa promuovere un modello sostenibile di presenza sul territorio, capace di rispondere alle sfide ambientali e sociali di oggi».

Cuore della manifestazione saranno i banchi d’assaggio, aperti per l’intero weekend, con un’ampia selezione di etichette provenienti da zone di montagna e isole minori. Accanto alle degustazioni, il pubblico potrà partecipare a masterclass, wine talk e incontri dedicati a paesaggio, biodiversità e sostenibilità.

Il programma si aprirà sabato mattina con l’inaugurazione ufficiale e la presentazione del primo numero di Viticoltura Eroica, la nuova pubblicazione del Cervim dedicata ai protagonisti e alle sfide del settore. Seguirà la premiazione del Mondial des Vins Extrêmes, giunto alla 33ª edizione: 77 Grandi Medaglie d’Oro e 221 Medaglie d’Oro per i vini che meglio rappresentano l’arte di produrre in condizioni estreme.

Nel pomeriggio spazio all’approfondimento sensoriale con due masterclass: Vini nati sulle terrazze (ore 14.00) condotta da Marco Rezzano, presidente AIS Liguria, e I vini delle isole (ore 16.00) guidata da Alberto Levi, presidente AIS Valle d’Aosta e ambasciatore Cervim.

Domenica, il dialogo tra vignaioli e pubblico continuerà con il dibattito Il vino tra presente e futuro, la degustazione I vini di altitudine condotta da Roberto Cipresso e Uno sguardo verso l’Est con Guido Invernizzi, dedicata ai vini dei Balcani e del Caucaso. Alle 15.00 la tavola rotonda L’agricoltura di montagna custode di biodiversità porterà l’attenzione sul ruolo delle aree alpine nello sviluppo sostenibile.

«La viticoltura di montagna è un presidio di biodiversità e di economia – ricorda Marco Carrel, assessore all’Agricoltura della Regione Valle d’Aosta –. Con Vins Extrêmes celebriamo la Giornata Nazionale dell’Agricoltura, riflettendo sul valore di chi lavora ogni giorno per mantenere vivo il paesaggio alpino».

Il Forte di Bard, luogo simbolo della montagna valdostana, diventa così teatro di un incontro tra vini e culture, tra fatica e bellezza. Come osserva Ornella Badery, presidente dell’Associazione Forte di Bard, «portare tra queste mura le eccellenze della viticoltura eroica significa raccontare la montagna nella sua interezza: non solo come ambiente naturale, ma come patrimonio umano e culturale».