Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Turismo e dintorni

Giovanna Manganaro di Monaci delle Terre Nere: ecco la nostra idea di lusso sull’Etna. E dal 2026 pure navette per Taormina

09 Settembre 2025
Giovanna Manganaro, Maître de Maison del Relais Monaci delle Terre Nere Giovanna Manganaro, Maître de Maison del Relais Monaci delle Terre Nere

Tra bioarchitettura, cucina di ricerca e servizi su misura: l’identità del Relais & Châteaux di Zafferana Etnea

Per avere un’idea di che cosa significhi ospitalità di lusso in Sicilia bisogna fare una visita a Monaci delle Terre Nere, il resort abbarbicato alle pendici dell’Etna a Zafferana Etnea in provincia di Catania, un riferimento per chi vuole una vacanza esclusiva. Di Monaci e di cosa rappresenta ne parliamo con Giovanna Manganaro, dal 2018 general manager  e “Maître de Maison”. Un’intervista in cui viene annunciato, tra le altre cose, una navetta gratuita per gli ospiti di Monaci che farà la spola con Taormina dalla prossima stagione. Un servizio che avvicinerà Monaci al polo indiscusso del turismo di lusso del Sud Italia assieme a Capri e alla costiera amalfitana.

Giovanna Manganaro, professionista con oltre trent’anni di esperienza nell’hôtellerie di lusso, ha lavorato in contesti prestigiosi come il San Domenico di Taormina e gruppi internazionali quali Hilton e Acqua Marcia Historical Hotels. Parla fluentemente italiano, inglese, francese e danese. Dal 2020 al 2023 è stata brand ambassador per la Città di Taormina, guidando un progetto integrato di rebranding, marketing digitale e incoming di operatori del travel internazionale. È docente in Sales & Marketing per l’hôtellerie di lusso presso BeAcademy e l’Università di Catania.

Ma Monaci delle Terre Nere non è solo un hotel: inaugurata nel 2012, la struttura è un microcosmo siciliano che ha reinventato l’idea di ospitalità di alta gamma trasformandola in esperienza. I suoi 25 ettari di campagna, disegnati da vigneti, agrumeti e uliveti, custodiscono suite indipendenti, orti biologici e una proposta gastronomica centrata sulle materie prime della tenuta. Il viaggiatore trova qui la calma rarefatta dell’Etna, il piacere di una cucina di ricerca e il privilegio di un contatto intimo con la natura, al riparo dalle rotte turistiche più affollate. Nel 2017 è stato premiato come Migliore Albergo Best in Sicily, il riconoscimento ideato da Cronache di Gusto.

Parliamo di Monaci delle Terre Nere e del suo “territorio”
Ci troviamo sul versante orientale dell’Etna, a circa 500 metri di altitudine. La nostra configurazione è particolare: Monaci è al tempo stesso una tenuta agricola e un relais di lusso. Produciamo vino e olio extravergine d’oliva su 25 ettari di vigneti, uliveti, orti e frutteti a coltivazione biologica. Sul fronte dell’ospitalità, siamo un Relais & Châteaux con 26 dimore, di cui otto ville, alcune con due, tre, quattro o cinque camere da letto. Sette ville hanno piscina privata. La struttura dispone di una piscina panoramica, area wellness, wine cellar, liquor room, i cocktail bar Convivium e Alma’s e due ristoranti, Luce e Locanda Nerello. Offriamo corsi di cucina, degustazioni di vino, escursioni guidate sull’Etna e, a breve, un servizio navetta gratuito per Taormina.

Quali sono gli standard da seguire?
Monaci delle Terre Nere è un progetto indipendente, una visione unica di hôtellerie. Il proprietario, Guido Alessandro Coffa, ha scelto di recuperare edifici rurali con criteri di bioarchitettura, tutelando materiali originari, terrazzamenti, vigne e coltivazioni. Ne è nato un albergo diffuso di lusso, con unità abitative che distano anche 800 metri dal corpo centrale. Questo modello unisce servizi alberghieri di alta gamma ai vantaggi della privacy di una villa privata, proteggendo l’anima autentica del luogo.

In relazione al tipo di offerta, cambiano le richieste e l’ospitalità?
Sì. È un concetto estremamente contemporaneo di ospitalità. Negli ultimi dieci anni il profilo degli ospiti è cambiato in tutto il segmento dell’hôtellerie d’élite: si preferiscono strutture immerse nella natura, in contesti unici, piuttosto che grandi alberghi tradizionali.

Quindi è cambiato l’ospite quanto la proposta
Monaci ha evoluto la sua vocazione. Da tenuta dedicata soprattutto alla sostenibilità e alla natura, si è trasformata in un hotel di lusso per un target alto-spendente alla ricerca di un’esperienza esclusiva. Il cambio di passo è avvenuto nel 2018, con l’ingresso in Relais & Châteaux: da wine estate o rifugio per food lovers, siamo diventati una risposta a chi desidera un lusso alternativo e servizi di alto livello.

Vi siete posizionati per non avere competitor
Oggi siamo riconosciuti come struttura esclusiva. Siamo in Virtuoso, il principale network globale di agenzie di viaggio di lusso, un’organizzazione “by-invitation-only” che comprende oltre 1.100 agenzie e più di 22.000 travel advisor in 50 paesi. Le tariffe partono da circa 1.000 euro a notte; la clientela è prevalentemente nordamericana e il profilo tipico è quello del viaggiatore well travelled, che conosce l’Italia e spesso la Sicilia, frequenta catene come Four Seasons o Belmond, e ci sceglie in alternativa o in combinazione con esse.

Scelgono Monaci in combinazione con altre strutture?
Sempre meno. Oggi ci cercano direttamente perché riconoscono nei nostri servizi uno standard internazionale e un brand consolidato. Siamo una dimora di campagna con servizi esclusivi e assistenza costante. Non siamo classificabili: un albergo diffuso che è anche azienda vinicola ed ecosostenibile. Gli ospiti vivono questa realtà a 360 gradi, con servizi attivi h24.

Considerato che è una realtà molto grande, basta una notte?
No. Monaci va vissuto con calma: servono più giorni per coglierne la bellezza, apprezzare il cibo, il panorama, l’estetica dei luoghi. Questa lentezza è il nostro vantaggio, e oggi molti viaggiatori che scelgono Taormina finiscono per preferirci.

Come vi collegate con Taormina?
Siamo a meno di mezz’ora d’auto. Dal prossimo anno offriremo un servizio navetta gratuito con più corse al giorno. Sempre più ci identifichiamo con il territorio di Taormina, pur offrendo pace e silenzio che lì sono difficili da trovare. Spesso gli ospiti ci dicono: “se l’avessimo saputo prima…”.

Quindi la clientela è disposta a spostarsi?
Assolutamente sì. I nostri ospiti si muovono con grande fluidità: c’è chi arriva dal Verdura in elicottero dopo una partita a golf, chi vola da Catania e poi prosegue per le Eolie. Non hanno problemi di prezzo, ma di collegamenti: servono voli diretti, come il New York–Catania. Questo pubblico non vola low-cost né accetta più coincidenze; preferisce un jet privato piuttosto che complicare il viaggio. Per questo abbiamo investito molto sul customer service.

C’è stagionalità nei flussi?
Dipende soprattutto dai collegamenti aerei, che in inverno si riducono drasticamente. Il mercato italiano incide per circa il 10%, mentre puntiamo sempre più sull’Europa come mercato di prossimità. Restiamo chiusi da novembre a marzo, periodo che utilizziamo per manutenzioni e attività strategiche.

Nuovi progetti e obiettivi?
Siamo soddisfatti dei risultati raggiunti, ma vogliamo crescere ancora. L’ambizione è rafforzare la parte gastronomica e consolidarci come struttura iconica. Nei progetti ci sono una seconda piscina e una SPA panoramica, anche se i tempi non sono definiti. Abbiamo inaugurato la liquor-room Aqua Vitae, con una selezione di distillati e brandy introvabili. Ci sono bottiglie dagli anni ’30 in su. La mixology resta a di forza, con il cocktail bar guidato da Paolo Sanna e quattro barman di talento. I nostri ospiti frequentano i migliori hotel al mondo, e questo ci stimola a offrire servizi sempre più personalizzati.

Monaci delle Terre Nere
Via Pietralunga (via Monaci snc)
Zafferana Etnea (Ct)
Tel. +39 0957083638
www.monacidelleterrenere.it