Per tre giorni Catania è stata la capitale mondiale dei vini dolci e liquorosi: si è infatti appena conclusa la sessione dedicata del Concours Mondial de Bruxelles.
Sono state 350 le etichette di vini dolci, fortificati e ossidativi provenienti da tutto il mondo, valutate da 40 giudici internazionali. Quindici anni dopo l’edizione palermitana del 2010, la Sicilia è tornata crocevia del patrimonio vitivinicolo mediterraneo.
La giuria, composta da produttori, enologi, giornalisti e degustatori di 18 Paesi, ha preso parte a degustazioni alla cieca, masterclass e incontri tematici.
Tra i momenti più significativi, la tavola rotonda sul processo di riconoscimento Unesco dei vini della Sun Belt (Marsala, Jerez e Samos), iniziativa di diplomazia culturale a sostegno di tradizioni vitivinicole che hanno segnato la storia del Mediterraneo.
Per l’Italia sono arrivate 28 medaglie: 3 Grand Gold, 7 Gold e 18 Silver. La Sicilia ha primeggiato con 16 riconoscimenti, tra cui i tre Grand Gold e il prestigioso Trofeo Rivelazione Vini Fortificati 2025, assegnato a: Single Barrel N° 018 – Cantina Pellegrino (Marsala), Ben Ryé 2022 – Donnafugata (Passito di Pantelleria Doc), Marsala Superiore Ambra Secco 2011 – Cantine Lombardo. Seguono Toscana (3 medaglie), Piemonte, Veneto e Trentino (2 ciascuno), Sardegna, Campania e Liguria (1 ciascuna).
Così la giuria ha motivato il premio rivelazione: «Un vino d’eccezione che ha conquistato i giudici internazionali grazie a un bouquet complesso e raffinato di matrice empireumatica, con tabacco elegante e note affumicate, accompagnate da sfumature di cioccolato, carruba e frutta secca. L’arancia aggiunge equilibrio agrumato, mentre al palato il vino si distingue per ampiezza e finezza, con una persistenza aromatica molto lunga».
Importanti riconoscimenti sono andati anche a Portogallo, Francia e Spagna, storici pilastri della produzione di vini dolci e fortificati. Tra i paesi emergenti spiccano Azerbaijan, Cipro, Canada, Polonia e Ucraina, segno di un panorama internazionale sempre più dinamico.
Il tema dell’innovazione e della sostenibilità ha attraversato l’intera manifestazione, con attenzione a cambiamenti climatici, biodiversità e valorizzazione dei vitigni autoctoni. Le masterclass guidate da Pietro Russo MW e dall’enologo Giuseppe Figlioli hanno intrecciato rigore tecnico e cultura, offrendo un’esperienza sensoriale di alto livello.
L’evento è stato organizzato da Vinopres e Prc Repubbliche, in collaborazione con la Regione Siciliana, l’Assessorato all’Agricoltura e l’Irvo – Istituto Regionale del Vino e dell’Olio.
«Siamo onorati di riportare il Concours Mondial de Bruxelles in Sicilia dopo 15 anni» – ha dichiarato Baudouin Havaux, Presidente del CMB – «questa regione è cornice ideale per vini che incarnano identità culturale e patrimonio condiviso. Con il concorso sosteniamo da sempre i vini dolci e liquorosi, celebrandone tradizione e futuro».
Salvatore Barbagallo, Assessore all’Agricoltura della Regione Siciliana, ha aggiunto: «La scelta di Catania rappresenta un riconoscimento al lavoro di viticoltori, enologi e comunità che hanno fatto dei vini dolci e liquorosi un patrimonio identitario. Questa sessione è occasione per valorizzare i vitigni autoctoni, aprirci ai mercati esteri e riflettere sulle sfide globali legate al clima e alla biodiversità».
Anche l’IRVO ha sottolineato il valore dell’iniziativa. Per Giusi Mistretta, Commissario Straordinario, e Vito Bentivegna, Direttore Generale, «l’evento è un’opportunità per promuovere enoturismo, economia locale e collaborazione tra istituzioni e produttori. La Sicilia conserva un’identità enologica profonda, che merita palcoscenici internazionali come questo». Qui i risultati completi.