LA PROVOCAZIONE: «Tantissimi pensano che il lavoro di cameriere sia un mestiere umile e poco importante. Invece è un lavoro difficile e delicato, che incide direttamente sullo stato emotivo dei clienti e spesso determina la loro soddisfazione. Investire sulla professionalità di un cameriere può diventare la scelta vincente per conquistare nuovi ospiti».
Segue una piccola lista di dieci errori molto comuni nel servizio di sala. Regole semplici, quasi ovvie. Ma spesso ignorate. Tenetene conto quando andate al ristorante e, se volete, segnalateci all’indirizzo info@cronachedigusto.it quando un locale rispetta o disattende questo piccolo decalogo.
1. Fiondati!
I primi istanti sono decisivi. Se all’ingresso non c’è un desk o nessuno ad accogliere, hai quindici secondi per dare il benvenuto al cliente. Attendere in mezzo alla sala, tra tavoli già occupati, è sgradevole.
2. Un sorriso vale il paradiso
Un sorriso è essenziale. Volti tristi o annoiati creano distanza. Oggi si va al ristorante anche per divertirsi. L’atmosfera conta: una battuta leggera o un tocco di humour fanno la differenza.
3. Tenuta impeccabile
Niente sciatteria, barba di tre giorni, macchie o camicie fuori dai pantaloni. Non serve un look da prima alla Scala: basta un aspetto curato e pulito.
4. Regole di bon ton
Movimenti eleganti, nessun gesto brusco. Una bottiglia non si posa distrattamente. Esistono priorità: prima si servono gli anziani, poi le donne, poi gli uomini, in ultimo bambini e ragazzi. Mai toccare il cliente. Tavoli distanziati. Il vino si mostra a sinistra e si serve a destra. Servizio all’inglese o alla francese, entrambi alla sinistra del cliente: cambia solo chi impiatta.
5. Di chi è la “4 gusti”?
Chiedere ai commensali di riconoscere il proprio piatto è un errore grave. Il classico: “Chi ha preso la quattro gusti?” Meglio saperlo prima di arrivare al tavolo.
6. Rispondi, perché salutare è degli angeli
Ignorare una richiesta è maleducazione. Basta un cenno, un “arrivo subito”: rassicura e toglie tensione.
7. Niente cibo senza vino
Il vino deve arrivare prima della portata. Se non è possibile — ad esempio perché sta refrigerando — è cortese offrire un calice di spumante. Conoscere il menu, almeno nelle linee generali, è indispensabile.
8. Chiedi e ti sarà dato
Le dimenticanze irritano. A una richiesta chiara, il cameriere deve fare il possibile per accontentare. Un consiglio o un suggerimento fanno piacere, ma quando il cliente chiede qualcosa di preciso occorre muoversi.
9. “Va tutto bene, signore?”
Domandarlo una volta può andare, farlo di continuo è invasivo. Il cameriere ideale è quasi invisibile ma pronto al minimo cenno. Un lavoro da telepati, richiesto nei migliori ristoranti.
10. Non portare via il piatto troppo presto
Togliere il piatto a chi ha finito mentre altri stanno ancora mangiando è sgradevole. Anche servire portate sfasate di molti secondi rompe l’armonia della tavola.
Francesco Pensovecchio