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Vino della settimana

Vino della settimana. Tazzelenghe 2012 di Conte d’Attimis-Maniago

13 Marzo 2021
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Friuli Colli Orientali Doc

di Federico Latteri

Conte d’Attimis-Maniago è un nome strettamente legato alla storia vitivinicola del Friuli Venezia Giulia. La famiglia di antichissime origini (il primo documento che cita un Attimis è del 1025) possiede la tenuta di Buttrio in provincia di Udine dal Cinquecento. Centodieci ettari quasi interamente vitati in un corpo unico, un’estensione piuttosto rara per la regione che oggi ricade nell’area della Doc Friuli Colli Orientali.

Vengono coltivate numerose varietà, sia autoctone che internazionali: Ribolla Gialla, Schioppettino, Verduzzo Friulano, Tocai Friulano, Refosco dal Peduncolo Rosso, Malvasia, Picolit, Pignolo, Tazzelenghe, Sauvignon, Pinot Grigio, Pinot Bianco, Chardonnay, Merlot, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon e Pinot Nero. In vigna si lavora con un approccio eco-friendly rivolto alla salvaguardia dell’ambiente e alla tutela del paesaggio.

(ph Giovanni Tagini)

Vengono prodotte 400 mila bottiglie l’anno. La gamma aziendale si compone di tante etichette raggruppate in diverse linee che declinano il territorio con vini bianchi, rossi, ramati, dolci e spumanti. Ci è piaciuto molto il Friuli Colli Orientali Doc Tazzelenghe 2012, un rosso che si distingue per carattere e riconoscibilità. Il Tazzelenghe è un vitigno autoctono del Friuli che, secondo la tradizione, sarebbe originario proprio della zona di Buttrio. Il suo nome deriva da “tacelenghe”, termine dialettale friulano che significa “taglia lingua” e che è dovuto alle caratteristiche di spiccata acidità e tannicità mostrate dai vini nella parte iniziale della loro vita e poi attenuate da lunghi affinamenti.

Viene coltivato in azienda da oltre un secolo, ma oggi è poco diffuso e perennemente a rischio di estinzione. Conte d’Attimis-Maniago ritiene che sia molto importante mantenere e vinificare questa varietà perchè essa è strettamente legata alla storia viticola locale ed è in grado di esprimere le caratteristiche del territorio in modo originale, rappresentando un’unicità che non va a confrontarsi con vitigni coltivati in molte aree del mondo. C’è anche un obbligo morale che nasce dal rispetto per i viticoltori che nel corso degli anni non hanno ceduto alle mode e hanno continuato a curare le viti di Tazzelenghe.

I vigneti si trovano sulle colline della tenuta Sottomonte, nel comune di Buttrio. Sono esposti a sud e allevati a Sylvoz su un suolo composto da marne e arenarie con una certa prevalenza della componente argillosa. La vendemmia viene effettuata a partire dalla prima metà di ottobre. Dopo un periodo di appassimento delle uve in fruttaio, ha luogo la vinificazione in rosso che prevede una lunga macerazione sulle bucce alla temperatura controllata di 28 gradi centigradi. Il vino matura in botti di rovere e piccoli carati nuovi e usati per almeno 24-30 mesi, poi affina in bottiglia per circa nove mesi.

Nel calice si presenta di colore rosso rubino intenso, tendente al granato sull’unghia. Ha un naso fine e variegato, dominato da profumi di frutta come mora, ribes rosso, ciliegia matura e prugna, affiancati da sentori di spezie dolci, una misurata nota di tostatura e un tocco di tabacco. Il sorso mostra buona acidità, equilibrio, giusta consistenza, un gusto che è in linea con la complessità registrata all’olfatto e un finale lungo e fresco. Si comincia a percepire un leggero cenno di goudron. Compatti, levigati e ben amalgamati i tannini. Abbinatelo alle preparazioni a base di carni rosse, oppure alla selvaggina.

Rubrica a cura di Salvo Giusino

Conte d’Attimis-Maniago
Via Sottomonte, 21 – Buttrio (Ud)
T. 0432 674027
info@contedattimismaniago.it
www.contedattimismaniago.it

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