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I nostri consigli

Il piatto giusto per ogni tipologia di champagne: il Bureau presenta un vademecum

15 Dicembre 2022
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di Michele Pizzillo

Sono addirittura 120 i piatti che possono essere serviti in abbinamento con lo Champagne.

Si tratta di ricette italiane e grandi classici della cucina internazionale che il team del Bureau du Champagne Italia ha individuato come le più adatte per essere abbinate con le diverse tipologie di Champagne. E’ senz’altro un grande lavoro, comunque agevolato dalla straordinaria versatilità dello Champagne che, com’è noto, può esaltare gli stili di cucina più differenti tanto da renderlo perfetto per ogni portata. Vediamoli questi abbinamenti.

Blanc de noirs brut
Sono gli Champagne ottenuti al 100% da vitigni a bacca nera – pinot noir e meunier – caratterizzati da una struttura ampia, oltre a rivelare aromi potenti di frutta secca, spezie, miele, legno, cuoio, nonché di affumicato spesso anche di torrefazione. Sono Champagne potenti e corposi, amano le carni saporite e le consistenze morbide e sono capaci di esaltare molti grandi classici, dal foie gras al sushi, dal carpaccio di pesce spada all’ossobuco alla milanese, dall’agnello in crosta di nocciola ai gamberoni alla brace.

Blanc de blancs brut
Vivacità, delicatezza e leggerezza caratterizzano questi Champagne, prodotti esclusivamente da uve a bacca bianca. Gli aromi che sprigionano sono delicati, arricchiti da note floreali, talvolta minerali. Ricordano la frutta fresca ed esotica e gli agrumi, ma anche la menta e le mandorle. Si sposano perfettamente con sushi e fish and chips, ma anche con piatti importanti come risotto al tartufo bianco, carré di vitello e pesci ai ferri

Rosé brut
Tenerezza, passione, raffinatezza, generosità, intensità sono alcune sensazioni che richiamano gli Champagne rosé che possono essere ottenuti per macerazione o per assemblaggio. I rosé morbidi e delicati si sposano ai sapori più rotondi, quelli freschi e leggeri si rivelano soprattutto con aromi floreali e fruttati; ai rosé potenti e strutturati si riservano gusti più marcati e corposi, mentre quelli complessi e maturi sono indicati con i piatti più semplici. E, quindi, Culatello di Zibello con focaccia, insalata di salmone affumicato, paella, pad thai thailandese, carpaccio di manzo, agnello e verdure mediterranee.

Millesimati brut
In alcuni casi, i vini assemblati appartengono tutti ad una sola annata. La decisione di millesimare un vino spetta all’elaboratore che sceglie di farlo quando la pronunciata tipicità di una vendemmia meriti di essere esaltata. Uno Champagne millesimato sarà sempre un vino di carattere, contraddistinto dall’annata di produzione. E, quindi, Champagne adatto da abbinare a costino al paté di fegato o all’aragosta al beurre blanc, a pesci grassi alla griglia o all’agnello in salsa ai funghi ma, anche, a ravioli di ricotta e anatra laccata.

Champagne poco dosati (extra brut, pas dosé)
Il basso contenuto di zucchero (tra 0 e 6 grammi per litro) dona a questi Champagne una marcata impronta di acidità. Ideali per l’aperitivo, ma non solo, visto che l’abbinamento perfetto è con ostriche e crudi di frutti di mare, tartare di pesce grasso e carpaccio di capesante nonché scampi in salsa bianca.

Champagne più dosati (extra dry, demi-sec, sec, doux)
Questi sono gli Champagne con un elevato contenuto di zucchero (sopra i 12 grammi per litro), come per esempio i demi-sec, in cui il dosaggio varia tra 32 e 50 grammi di zucchero per litro. Sono quindi l’accompagnamento ideale dei dessert e dei piatti agrodolci. Non solo quindi tiramisù ai frutti rossi, strudel di mele, millefoglie alla vaniglia e pasticciotti leccesi, ma anche poke di tonno Ahi, tortelli di zucca alla mantovana e ravioli di anatra arrosto in salsa di prugne nonché macedonia di frutta esotica e dessert alle mandorle e frutta secca, strudel di mele e charlotte alle castagne e ai mirtilli.