Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
La grappa del mese

Il mondo delle grappe su Cronache di Gusto: ogni mese ve ne presenteremo una diversa

16 Ottobre 2015
1_grappa 1_grappa

Debutta sul nostro giornale una rubrica dedicata ai distillati di vinacce unici nel mondo 

di Gianni Paternò

L’Italia è ricca di prodotti alimentari esclusivi e di eccellenza, pensiamo al Parmigiano, al San Daniele e a tanti altri che il mondo cerca di copiarci abusandone o storpiandone il nome.

Tra questi un posto di rilievo lo assume la Grappa, per definizione un “distillato di vinacce prodotte e distillate in Italia”. All’estero non possono usare il nome Grappa, tant’è che i francesi il loro distillato di vinacce lo chiamano “Marc”.
 
Per fortuna nostra nessuno al mondo, nemmeno i nostri cugini transalpini che sul vino ci danno ancora lezioni, hanno l’esperienza, la capacità, la bravura di confezionare un prodotto che mediamente riesca a stare alla pari con quello nazionale per qualità, raffinatezza, piacevolezza. Se poi mettiamo a confronto le Grappe con i tanti diversi distillati che magari abbiamo in casa, il confronto è impari. Se prendiamo un marchio di un qualunque altro distillato lo troviamo sempre monotonamente identico nel tempo, negli anni. Inoltre la quasi totalità degli altri distillati non può fare a meno dell’invecchiamento in legno, addirittura lungo. Avete mai trovato un cognac o un whisky bianchi? No perchè sarebbero praticamente imbevibili.
 
La Grappa è un prodotto che deriva da una materia viva, che cambia per varietà del vitigno, modalità di svinatura, di conservazione, di protezione, per tipologia dell’alambicco. Ogni vinaccia è diversa dalle altre, giorno per giorno, è delicata, facile a deteriorarsi quindi è necessaria un’attenta conservazione, lontano dall’aria che la ossiderebbe, evitando indesiderate fermentazioni che ne possano danneggiare le sue pregiate caratteristiche organolettiche.


(Un moderno alambicco)

A fronte di queste difficoltà il risultato corretto dà un prodotto dai profumi eccezionali, diversissimi, eleganti, di estrema piacevolezza e curiosità, un gusto appagante, fragrante, equilibrato. Sembra lontanissimo il tempo in cui la Grappa era pungente, difettosa, magari puzzolente, quando era principalmente una botta di alcol. Ormai l’esperienza, l’abilità dei mastri distillatori nonchè la perfezione degli alambicchi, riesce a dare prodotti raffinatissimi. Se la Grappa in origine si beveva bianca, cosiddetta giovane, oggi anch’essa è soggetta alle mode, ad un’evoluzione indubbiamente interessante per cui viene affinata nei legni per almeno 6 mesi o invecchiata se vi sta almeno un anno o diventa riserva se il riposo è di oltre 2 anni. Legni che, secondo il risultato che si vuole ottenere, possono essere di rovere, castagno, frassino, ciliegio e così via oppure secondo il metodo soleras.
 
Proprio per avvicinare maggiormente i nostri lettori alle Grappe, per farle conoscere, apprezzare e diffondere, inizieremo una nuova rubrica “La Grappa del mese” in cui parleremo del produttore e descriveremo la Grappa in degustazione.
 
Le aziende che desiderano essere recensite possono contattarci QUI