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La guida

I migliori 100 vini rosa d’Italia: esce la nuova guida firmata da Slow Wine

15 Luglio 2020

Una grande degustazione, in presenza o virtuale, il 28 luglio alle 19, per festeggiare l’arrivo in libreria della guida di Slow Food Editore

È arrivata in libreria e sullo store di Slow Food Editore e sarà presentata durante una festa-degustazione martedì 28 luglio alle ore 19. I migliori 100 vini rosa d’Italia, non solo una guida delle migliori 100 etichette rosa d’Italia (completa di schede con il racconto della cantina e le caratteristiche del vino segnalato) che si possono trovare sul mercato quest’anno, ma anche una sorta di manuale della tipologia. Ci sono storia, geografia, ampelografia e consigli quotidiani, che possono tornare estremamente utili per acquistare e bere un rosa. Una lunga e completa sequenza di informazioni necessarie per entrare in questo settore vinicolo, troppo spesso, e in maniera errata, in Italia messo ai margini, come il figlio di un “dio minore”.

Siamo ancora lontani dai cugini francesi
La Francia è il principale produttore (con quasi 7 milioni di ettolitri all’anno), consumatore (poco più di 8 milioni di ettolitri all’anno, ma il trend è in costante crescita), esportatore e importatore; è anche la nazione dove si fa più ricerca, si sperimenta, e si investe in comunicazione. L’Italia è il quarto Paese produttore al mondo, con circa 2,5 milioni di ettolitri all’anno; è il secondo per valore delle esportazioni (dopo la Francia) e il terzo per volume delle esportazioni (dopo la Francia e la Spagna). Ciò che in Italia rimane a un livello molto basso, se paragonato a quello di altri Paesi, è il consumo di vini rosa: sul totale delle bottiglie acquistate e consumate nel nostro Paese, il vino rosa rappresenta a fatica il 4% (in Francia, per esempio, arriva a circa il 30%). Oltre alla qualità indiscussa raggiunta negli ultimi anni «la forza dei vini rosa in Italia risiede in tre tipologie di biodiversità, la prima è quella dei territori storici, esistono infatti almeno 5 macro aeree dove produrre questi vini non è un completamento di gamma, ma una vera e propria vocazione del terroir: Bardolino, Valtenesi, Abruzzo, Puglia e Cirò sono a trazione rosa. Poi c’è la biodiversità dei vitigni: sono molto numerosi le varietà a bacca rossa che fanno faville in versione rosa. Infine, la biodiversità legata ai colori, non ci sono solo i rosa pallido di impronta provenzale, l’Italia esprime una diversità cromatica di grandissimo fascino. Tutti questi elementi ci fanno pensare come il futuro di questi prodotti in Italia possa finalmente trovare il posto che merita sulle tavole nostrane» ci dice Giancarlo Gariglio, curatore della guida insieme a Fabio Giavedoni.

La festa-degustazione
Nonostante le difficoltà dovute al lockdown il gruppo vini di Slow Food ha voluto far uscire I migliori 100 vini rosa d’Italia, a dimostrazione di quanto il team di degustatori creda in questo prodotto e in questo settore: una piccola guida che apre le porte a un mondo nuovo e in continua evoluzione che sta già annoverando un numero crescente di estimatori. Quindi per l’ingresso in società della guida si è pensato a un gran galà: un party in rosa. Quando? L’appuntamento è per martedì 28 luglio alle 19. Cosa succede? Oltre alla presentazione della nuova guida I 100 migliori rosa d’Italia ci sarà una degustazione di 6 super vini rosa condotta dai curatori della guida Giancarlo Gariglio e Fabio Giavedoni. Dove? Sarà una festa un po’ fisica e un po’ virtuale. Per quaranta persone la degustazione di tiene in presenza (ben distanziati) sotto il caratteristico porticato delle Tavole accademiche dell’Agenzia di Pollenzo a Bra (Cn). Chi non potrà partecipare di persona può collegarsi alla pagina Facebook di Slow Wine e godersi l’appuntamento comodamente da casa grazie alla possibilità di acquistare il kit di degustazione che comprende 6 bottiglie di vini e la guida al costo di 49 euro (spese di spedizione comprese).

C.d.G.