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L'intervista

Luca Pappagallo, portatore sano di semplicità: “In cucina non sono mai cattedratico”

30 Novembre 2022
Luca Pappagallo Luca Pappagallo

di Clara Minissale

È un mix di semplicità e tradizione e il suo volto è quello rassicurante del vicino della porta accanto che fa sembrare facile come bere un bicchiere d’acqua mettersi ai fornelli a preparare piatti gustosi.

Luca Pappagallo, classe 1964, volto e anima di “Casa Pappagallo”, canale YouTube che conta oltre quattrocentomila follower, sabato sarà a Palermo per presentare il suo secondo libro, “Tutti i sapori di casa Pappagallo”, al Flaccovio Mondadori bookstore di San Lorenzo Mercato, alle 17. Il filo conduttore del libro è senza dubbio il suo amore per la sperimentazione, intesa come capacità di mettersi ai fornelli per proporre ricette golose e sorprendenti ma anche per trovare soluzioni efficaci che rendano i suoi piatti accessibili a tutti e facilmente riproducibili. “Il più bel complimento che mi sia stato rivolto di recente – racconta – è quello di un professore universitario che mi ha detto che io sono una sorta di Pellegrino Artusi moderno. E in effetti, a pensarci bene, io ho fatto incetta di tradizioni che poi cerco di trasferire a chi mi segue attraverso i piatti che preparo”. Una qualità che gli viene riconosciuta da molti dei suoi appassionati sostenitori che lo ringraziano spesso perché grazie alle sue ricette hanno avuto la forza di avvicinarsi ai fornelli con minor timore.

Nel suo libro, edito da Vallardi, ci sono oltre cento ricette divise tra i canonici antipasti, primi, secondi e dolci, che spaziano tra grandi classici della tradizione nazional popolare a piatti più complessi di altri luoghi nel mondo che hanno tanto da raccontare in fatto di cucina come la Grecia, il Perù, il Medio Oriente. “Il mio approccio alle ricette non è mai cattedratico – dice Pappagallo – Se ci sono preparazioni più difficili, come ad esempio quella del babà che presuppone molta manualità, io cerco di capire come risolvere il problema per semplificare le procedure per chi mi segue. In questo caso specifico, ho sperimentato che con la sac a poche si riescono a fare comunque dei buoni babà e l’ho raccontato in un video”. Il cuciniere curioso, originario di Grosseto, si muove tra la rete e la cucina sin dal lontano 1999, quando creò Cookaround, una sorta di diario di cucina sul web ante litteram. “Da allora è cambiato tantissimo – dice – innanzitutto nella qualità della rete che ci ha permesso di potere usufruire dei video, cosa che prima era impensabile. E poi c’è la forza della condivisione che permette di divulgare con una velocità che un tempo potevamo solo sognare. Oggi, grazie a questi strumenti che hanno consentito un avvicinamento alla tecnologia anche da parte di chi ha una bassa alfabetizzazione informatica, il mio pubblico è trasversale, molto più di quanto non lo fosse quello di Cookaround”.

Il grande passo verso il suo nuovo contenitore di ricette, Luca lo ha fatto nel 2019, quando ha creato “Casa Pappagallo”, oggi tra i più importanti canali YouTube/Facebook e Instagram, punto di riferimento della cucina in Italia. Da questa esperienza nel 2021 è nato il primo libro, “Benvenuti a Casa Pappagallo. Oltre 150 ricette golose per portare la gioia in tavola” edito da Vallardi. Antipasti, zuppe, sontuosi primi, secondi eccezionali, contorni, piatti unici e dolci che compongono un ricettario all’insegna della genuinità e dei sapori, un golosario per tutti gli amanti della buona cucina di casa. Questo secondo volume “Tutti i sapori di casa Pappagallo” è invece un invito a sedersi a tavola con le persone più care per riscoprire piatti, profumi e storie d’infanzia, e li combina – grazie anche ai nonni che l’hanno iniziato fin da piccolo alle cucine. Nel backstage di Casa Pappagallo, insieme con Luca, lavorano dodici persone che quasi quotidianamente registrano ricette di cucina nazionali e internazionali. “Il 2022 lo chiuderemo a quota 350 piatti proposti”, dice. E mentre il suo tour di presentazione del nuovo libro che ha toccato tutte le regioni d’Italia si avvia alla conclusione, pensa già a cosa fare il prossimo anno. “C’è un bel progetto che sta per partire, un podcast che farò con il professore universitario Alberto Grandi con il quale vogliamo sfatare i miti che stanno intorno alla cucina italiana. Vogliamo togliere un po’ di enfasi da questo mondo. Io sono un portatore sano di semplicità e per me essere italiano significa riuscire a fare con poco piatti che sono un capolavoro come la cacio e pepe. Due ingredienti, una meraviglia”.