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Vinitaly 2022

Il Verdicchio dei Castelli di Jesi sarà Docg

12 Aprile 2022
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di Annalucia Galeone

Il verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore diventerà Docg.

L’importante passaggio è stato annunciato nel corso del winetasting organizzato dall’Istituto marchigiano di tutela vini e guidato da Marco Sabellico, curatore della guida Vini d’Italia del Gambero Rosso. La masterclass è stata ribattezzata “La nuova Docg Castelli di Jesi Verdicchio”. In degustazione, undici tra le migliori etichette premiate dalle principali guide di settore dell’autoctono marchigiano. Sono quasi 200 mila gli ettolitri in bottiglia nel 2021 delle denominazioni tutelate da Istituto marchigiano di tutela. Le Marche sono una regione sempre più a tradizione bianchista, exploit lo scorso anno del Verdicchio dei Castelli di Jesi riserva Docg e del Verdicchio di Matelica riserva Docg. È forte anche l’identità green della regione. A livello nazionale le Marche occupano il secondo posto per incidenza bio sul vigneto, con una quota percentuale altissima 35,6%, dietro solo alla Calabria 39%, doppiando anche la media italiana che si ferma al 17,5%.

La zona di produzione del Verdicchio dei Castelli di Jesi si trova all’interno di un anfiteatro naturale che, dalle colline prospicenti il mare, giunge fino al pre Appenino, solcato dal fiume Esino e delimitato da 24 castelli, piccoli borghi cintati e fortificati che circoscrivono la zona classica del vitigno. Il nome Verdicchio deriva dal colore dell’acino, che mantiene evidenti sfumature di verde anche a piena maturazione. Doc dal 1968, è conosciuto per la sua personalità e versatilità, in grado di ottenere ottimi risultati in tutte le tipologie, compresigli spumanti metodo classicoe i vini passiti. È raccolto in epoca precoce o nei vigneti delle zone più alte da vita a vini agili, freschi, dai richiami olfattivi floreali e accentuate sfumature agrumate. Il verdicchio si sposa con i piatti della cucina mediterranea, dai piatti di pesce, tra cui il tipico brodetto della costa marchigiana, a crostacei e molluschi, fino alle carni bianche, dalle carni bollite, a funghi, tartufi e fritti di verdure.