Le Madonie, anima montuosa della Sicilia nord-occidentale, sono una fonte inesauribile di ispirazione, prodotti e materie prime di qualità. Tra campi di grano, uliveti, boschi di faggi e querce, pascoli d’altura e allevamenti, questo territorio custodisce una biodiversità rara e un patrimonio che intreccia natura e cucina. Tra i suoi tesori figurano formaggi a latte crudo come la Provola delle Madonie, il fagiolo Badda di Polizzi, il miele di cardo dell’ape nera sicula, oli extravergini, farine di Grano Nero (antico), l’albicocca tardiva e l’arancia bionda di Scillato, il pomodoro siccagno e la Manna.
In questo mosaico gastronomico, a poca distanza dalla cittadina di Collesano, Casale Drinzi è meta di numerosi appassionati di cucina tradizionale. Da un paio d’anni lo conduce con passione Giovanni Gulino, affiancato dalla famiglia e dal fratello Gioacchino, responsabile della cucina.
Il casale è stato recentemente rinnovato, mantenendo l’atmosfera rustica della dimora rurale. I pavimenti in cotto, i tavoli e le sedie in legno, le pareti adornate con antichi attrezzi contadini – di cui pochi oggi saprebbero riconoscere l’uso originario – creano un ambiente caldo e autentico. Nella sala principale spiccano il forno a legna per le pizze, nicchie che ospitano i migliori rossi della cantina e i frigoriferi per il dry-aging e la frollatura di tagli pregiati di carne (tomahawk di manzetta prussiana, Fiorentina, costata di Limousine francese, Angus beef e altro). Spaziosa la terrazza con vista incantevole sulla vallata e sui boschi circostanti: il momento ideale per prenotare è poco prima del tramonto, quando il cielo si accende di sfumature e colori.

Il menù è articolato in capitoli: stuzzichini, antipasti, primi, secondi, carni alla brace, contorni e dessert. Già i primi due basterebbero a comporre una cena sontuosa. Una parte consistente dei salumi è prodotta in casa sotto la supervisione di Gioacchino. Tra le proposte spicca il carpaccio di picanha marinata con sale aromatico, taglio di carne bovina molto apprezzato in Brasile, servito con una fresca giardiniera di ortaggi, accanto a prosciutto cotto, mortadella fatta in casa e pane fritto. Da non perdere i formaggi dei Presìdi Slow Food – Provola delle Madonie, Piacentino ennese, Maiorchino e Vastedda della valle del Belice – serviti con marmellate e miele di ape nera sicula. Seguono specialità come l’impepata di babbaluci alla palermitana, i funghi freschi panati e fritti con maionese al tartufo nero (o serviti in insalata con vinaigrette), i fiori di zucca in pastella farciti con mozzarella fiordilatte e acciuga di Aspra, il peperone di Polizzi ripieno con fonduta di provola e chips di ortaggi. Raffinato l’uovo croccante con fonduta di caciocavallo e tartufo nero.
Tra i primi segnaliamo le pappardelle al ragù bianco di maialino nero e i sedani rigati con pesto di tenerumi, fagiolina estiva, pomodorino confit e mousse di ricotta salata. Ricca, un comfort food, la pasta ’ncasciata gratinata al forno – tanto cara al commissario Montalbano di Camilleri – con sfilacci di carne, melanzane fritte e provola delle Madonie.
Nei secondi, protagoniste le carni: la grigliata del macellaio alla brace, il filetto di maiale con porcini e cardoncelli, il coniglio ripieno alla cacciatora con olive nere e capperi di Salina, un raro piatto della memoria che torna sulla tavola.
In chiusura, i dolci della tradizione: la Testa di Turco, tipico fine pasto madonita, parfait alle mandorle con cioccolato, gelati e le intramontabili cassatelle di ricotta e pistacchi.
Sul fronte pizzeria, lodevole l’impasto ottenuto da un mix di farine di grani siciliani fornito da un mulino di Termini Imerese. La cottura nel forno a legna regala profumo e fragranza. Ampia la scelta tra pizze classiche, Sfiziose, Golose e le specialità del Casale. Tra le Golose, merita la pizza alla Norma con mozzarella fiordilatte, datterino giallo e rosso, melanzane fritte, mozzarella di bufala in uscita, olio al basilico e mousse di ricotta fresca.
I prezzi sono encomiabili: a seconda delle scelte, un menu varia dai 20 ai 40 euro a persona, mentre le pizze si attestano in media tra i 10 e i 12 euro. Il servizio è rapido e gentile. Un’esperienza eccellente, anche per la temperatura di montagna che mitiga i caldi estivi. Qualche riserva sulla “moquette” musicale.
Casale Drinzi
Contrada Drinzi – Collesano (Pa), SP9 per Isnello
13 km dall’uscita A19 Scillato; 17 km dall’uscita A19 Buonfornello
https://www.casaledrinzi.it
Tel. 0921.664027
Orari: pranzo e cena / prenotazione consigliata
Giorno di chiusura: nessuno (ferie variabili)
Coperti: 80 interni + 60 esterni
Prezzi: 30-40 euro vini esclusi
Carte di credito: tutte
Parcheggio: sì
Camere: sì