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“L’Anima” di Paola Colucci: “Nei miei piatti non cerco per forza l’effetto wow”

08 Agosto 2023
Paola Colucci Paola Colucci

Accoglienza e convivialità veicolate tramite il cibo, elemento cardine dell’italian way of life, in grado di completare l’esperienza di viaggio – quindi di vita – degli ospiti, ma non solo, del nuovo albergo The Rome Edition, a pochi passi da via Veneto a Roma. È questa la filosofia del signature restaurant Anima, nella cucina di Paola Colucci che, quando ha accettato di firmare l’offerta enogastronomica, ha pensato non tanto a un’alta cucina ma a una cucina alta, inclusiva, qualitativamente superiore e comprensibile, della quale la chef partner ha già dato prova in Pianostrada, il locale che l’ha fatta conoscere nell’ambito della ristorazione capitolina.

In Anima, come nei bar e sul rooftop – incentrato questo su una cucina più di pesce -, l’impronta autoriale si esprime in quello che Paola stessa descrive un “comfort food” di qualità, che metta a proprio agio: si recepisce con il palato ma arriva direttamente al cuore, stimolando il desiderio di assaporare piatti nuovi ma anche già provati. Cibo che genera comfort, che fa star bene e invoglia a tornare, senza esagerate dimostrazioni di bravura fini a sé stesse ma con un’elevata attenzione al prodotto e al dettaglio del piatto, per essere ogni volta all’altezza delle aspettative. A partire dal benvenuto con pane e olio – gesto semplice che valorizza due dei pilastri della cucina italiana – è la semplicità la chiave per conquistare il palato di ospiti e residenti, intesa come somma equilibrata di quegli ingredienti sufficienti a valorizzare il piatto, senza bisogno di strafare: “La sperimentazione è importante, e inventiamo molto, nei limiti di ciò che chiamo “normalità”. Non sono quella delle spume o dell’effetto wow a tutti i costi: cerco l’equilibrio tra tanti sapori classici, mediterranei e semplici”.

Nessun sapore prevale sull’altro, ma tutti concorrono alla riuscita del piatto. E per proporre qualcosa di inaspettato c’è anche qualche fuori menù, nonostante la stagionalità più marcata da osservare in un albergo. Intanto, si possono assaggiare i piatti più emblematici della tradizione italiana, scelti dalla chef tra quelli che più la rappresentano e in cui mette l’anima (da cui il nome del ristorante), come lo spaghetto con datterini infornati, ricotta affumicata, scorza di limone, parmigiano 36 mesi, basilico. Oppure il viaggio in Sud Italia – è il papà pugliese che le ha trasmesso la passione per la cucina e la condivisione che ruota intorno ad essa – ordinando pomodoro e burrata: quello del Piennolo, con cui si fa un sorbetto, e quello semidry datterino siciliano lievemente essiccato e poi marinato con erbe fresche e basilico, e la burrata di Andria. Ma non solo: capperi di Pantelleria, alici di Cetara, cipolla di Tropea, olive taggiasche, gamberi di Mazara. Tanti nel menu gli ingredienti di una tavolozza attenta alle eccellenze regionali, di cui Anima è palcoscenico anche di design, grazie all’arredamento delle due sale, una dal profondo blu Yves Klein e la sala chartreuse, con le fotografie di Elio Sorci sulla Dolce Vita.

Visione internazionale, prodotti italiani, professionalità ma anche coraggio la ricetta di Anima, con la regia di Paola e la collaborazione delle figlie Alice e Flaminia Spognetta oltreché della socia Chiara Magliocchetti. Una società che ha posto le fondamenta su un sogno realizzato dieci anni fa e dalla passione trae la spinta vitale: “Ho lavorato per 28 anni in finanza ma sognavo di aprire un ristorante; non sapevo se ci sarei mai riuscita – racconta la chef -. La vita mi ha indicato la strada quando ho incontrato Chiara a un corso di cucina professionale. Lei, che stava vivendo un grande cambiamento, possedeva un locale di 35 metri quadri a Trastevere. Sopralluogo a novembre 2013, apertura nel maggio 2014, e conseguenti mie dimissioni da una posizione sicura con contratto Banca d’Italia. Mio marito mi ha preso per pazza, e in effetti oltre al coraggio ci vuole anche un po’ di follia, purché sana”.

E ora l’opportunità di operare nell’hôtellerie. Come non coglierla: il nome dietro ad Edition è quello del creatore dello Studio 54 Ian Schrager, le cui idee trovano per la prima volta realizzazione a Roma con questo primo boutique/lifestyle hotel; per Milano c’è da attendere il 2024. Focus è l’esperienza vissuta dagli ospiti piuttosto che la mera classificazione commerciale: una “edizione” di classe per le idee di Schrager, finora inedite in Italia.

Anima
Salita di San Nicola da Tolentino, 14 – Roma
T. 06 45249009
www.animaristoranteroma.it
Sempre aperto
Carte di credito: tutte
Parcheggio: no