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Dove mangio

Un po’ caffè, un po’ atelier: le contaminazioni svedesi da Ojdå Cafè and store

15 Maggio 2023
Giuseppe Serafino Giuseppe Serafino

Palermo capitale europea: Bonjour… ça va, Kannst du mir helfen? Is there a free table? Uno straordinario melting pot che oggi più che mai, trova la sua sede naturale nel centro storico della città, che riunisce e affascina non solo turisti, ma anche gli stessi palermitani e molti stranieri che lo scelgono come luogo ideale per vivere o lavorare. Passeggiare per i vicoli di Palermo, oggi, vuol dire ascoltare risuonare varie lingue del mondo, incontrare mondi culturali che con quello locale si integrano, dando vita ad offerte nuove dal respiro europeo. Capita, così, di sedersi ai tavoli di un locale a pochi passi dalla Galleria d’Arte Moderna e di pensarsi cittadini europei: sei a Palermo, ma potresti essere ovunque nel mondo. É questa aria cosmopolita che si respira da Ojdå Cafè and store in piazza Aragona. Un locale aperto da appena sei mesi e già affermato punto di riferimento, non senza un certo stupore da parte degli stessi proprietari che il nome scelto, lo svedese Ojdå, sintetizza perfettamente nell’italiano “ops”.

Giuseppe Serafino e la sua compagna, architetto palermitano lui, stilista svedese lei, dopo anni trascorsi all’estero – a Berlino gli ultimi sei – e una vacanza a Palermo, hanno scelto di restare e investire in questo angolo di centro storico tra la via Paternostro e la via Alloro. “Siamo rimasti affascinati dal prospetto anni ’50 di questo immobile – racconta dai tavoli del locale Giuseppe Serafino, con occhio da architetto – L’esterno era tutto in marmo e ricordava certi edifici newyorkesi degli anni ’30. Siamo rimasti folgorati e abbiamo deciso di acquistarlo senza sapere ancora bene cosa farne. L’idea iniziale era quella di creare un negozio di abbigliamento e atelier ma strada facendo, questo progetto ha preso un‘altra forma”. Curato in tutti i dettagli, un po’ vintage e un po’ retrò, Ojdå, oggi è un po’ caffè, nel senso più internazionale del termine e un po’ atelier, con creazioni di moda esclusive. L’atmosfera è informale, rilassata, accogliente, a partire dalla prima colazione e fino all’aperitivo serale.

A dare la svolta in termini (anche) gastronomici al locale è stato l’arrivo in cucina di Marco Cuti, già sous chef di Mauricio Zillo allo stellato Gagini di Palermo, supportato da Fanny Brusell, panettiera svedese che ha lasciato il suo paese d’origine proprio per lavorare da Ojdå: dalla Svezia a Palermo, nel nome dei lievitati. Alle sue abili mani si devono il pane straordinario che si assaggia qui e che si può anche acquistare da asporto, ma anche gli irresistibili kanelbulle, dolci svedesi caratterizzati da un impasto lievitato coperto con un sottile strato di burro, zucchero e cannella o cardamomo che presto saranno affiancati anche dal semla, altro dolce svedese fatto con pasta di mandorle e panna, che ricorda un po’ il maritozzo. “Quando è arrivata da noi – racconta Serafino – Fanny si è messa a studiare le farine siciliane e oggi lavora solo con quelle”.

L’offerta gastronomica del pranzo varia settimanalmente in base a ciò che offre il mercato: solo prodotti di stagione lavorati con cura e con un interessante tocco personale di Cuti. La materia prima vegetale sulla quale è concentrata l’offerta gastronomica, arriva da Aterraterra, collettivo palermitano che si muove tra agricoltura e attivismo. La sera si può fare aperitivo scegliendo cocktail o vini naturali ai quali affiancare cinque o sei tapas. Il locale è aperto da giovedì a lunedì dalle 10 alle 22, chiuso martedì e mercoledì. La domenica è il giorno dedicato al brunch con una proposta dolce e salata e musica d’accompagnamento. Il servizio è informale e non velocissimo, ma l’atmosfera easy del locale è contagiosa: sedete, rilassatevi e godetevi il viaggio nel cuore internazionale di Palermo.

Ojdå
piazza Aragona 1 – Palermo
T. 351 193 8577
Giorno di chiusura: martedì e mercoledì
Orari: 10 – 22
Carte di credito: tutte
Parcheggio: no