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Eventi e iniziative

Bricolo: “Vinitaly e Verona il centro delle decisioni europee sul vino. I dazi? Produttori coesi”

09 Aprile 2025
Federico Bricolo, presidente Veronafiere - ph Ennevifoto Federico Bricolo, presidente Veronafiere - ph Ennevifoto

Mostra sempre la sua capacità di pesare bene la parole Federico Bricolo, presidente di Veronafiere. Intercettato lungo i viali dei padiglioni, l’occasione per fare il punto sull’edizione 57 della fiera dei vini veronesi, a poche ore dalla chiusura ufficiale, in un punto stampa improvvisato. “Il mondo del vino italiano ha dimostrato unità e compattezza – dice – a rispondere a questo momento di difficoltà iniziale dopo la notizia dell’imposizione dei dazi”. Vinitaly, dunque, è andato bene per il numero 1 di Veronafiere: “Già dal primo giorno tante contrattazioni e la presenza di tantissimi buyer provenienti dall’estero. Ho sentito tanti produttori e ho visto un ottimo umore da parte di tutti loro”. Verona in questi giorni si è trasformata nella capitale del vino del mondo: “Ma non solo – aggiunge Bricolo – Verona è diventato il centro europeo delle decisioni sul mondo del vino. Per la prima volta ben due commissari (quello alla salute alla Salute Olivér Várhelyi e quello all’agricoltura Christophe Hansen) hanno varcato i cancelli della fiera per annunciare che la commissione europea porterà avanti iniziative concrete a sostegno di questo settore; a partire dalle etichette che non devono spaventare i consumatori, ma informarli; passando poi per la questione salute. Il commissario Várhelyi ha voluto fortemente brindare e bere un calice con noi e ha ribadito che un bicchiere al giorno, con uno stile di vita e una dieta sani, non fa di certo male. Un modo per rispondere a chi in questo periodo aveva messo in dubbio questa tesi. Insomma l’Europa ha dato un segnale concreto, apprezzato da tutti”.

Per Bricolo, quest’anno, “serviva dimostrare unità e idee chiare – dice – perché è facile farlo quando le cose vanno bene, più difficile quando si vivono momenti complessi come sta vivendo il mondo del vino, non solo nostro, in questo periodo. Credo però, che da questa fiera siano emersi messaggi assolutamente positivi”. Si parla di mercato americano, poi, con la seconda edizione di Vinitaly Usa pronta a ripartire: “Me lo hanno chiesto gli stessi produttori dopo la prima fortunata edizione – dice Bricolo – Gli espositori vogliono tornare in questa fiera, non vogliono fare nessuna marcia indietro nel mercato a stelle e strisce, per ribadire la forza del vino italiano in questo paese. I dazi sono stati imposti a tutti i paesi che producono vino e tutti dovranno rispondere in qualche modo. Penso che il nostro paese abbia le idee chiare per portare avanti questa unità di intenti con il consumatore americano. E sono certo che questo legame si rafforzerà”.

E sui dazi poi conclude: “Difficile fare previsioni su quello che accadrà – dice – Abbiamo visto in questi giorni come le cose possono cambiare in pochissimo tempo, con dei ribaltamenti immediati. I dazi non interessano solo le piccole e medie imprese, ma riguardano tutti coloro che hanno una quota export nel paese americano. Ovviamente è un problema che è stato affrontato qui a Verona, con distributori e stakeholder delle aziende che hanno avuto lunghi confronti per gestire al meglio questa imposizione delle nuove tariffe. Per loro è stato un momento molto importante. Così come la presenza di tutti i buyer americani che hanno confermato in toto la loro presenza. Sono partite le contrattazioni e ripartite le vendite”