Dall’11 al 13 maggio torna Mamojada Vives, la manifestazione che celebra il vino come espressione autentica del territorio e della comunità di Mamoiada, nel cuore della Barbagia, in Sardegna.
Mamojada Vives è organizzato da Mamojà, l’associazione che riunisce oltre 70 viticoltori e produttori locali. Nata nel 2015 con l’obiettivo di tutelare e valorizzare il patrimonio vitivinicolo del territorio, Mamojà ha giocato un ruolo decisivo nello sviluppo del settore enologico locale, favorendo la nascita di più di 30 cantine, spazi per la degustazione e punti vendita di prodotti tipici.
“Vives – ci racconta Salvatore Sedilesu, presidente dell’Associazione Mamojà – è un evento annuale pensato come momento di confronto diretto con la stampa specializzata. Ogni anno accogliamo giornalisti italiani e internazionali, provenienti anche da Stati Uniti e Inghilterra, per far conoscere le novità delle nostre aziende nelle categorie bianchi, rosati e rossi. L’obiettivo non è solo presentare i vini, ma trasmettere i valori fondanti della nostra associazione e della nostra terra”.
Al centro della filosofia di Mamojà c’è un’idea di viticoltura sostenibile, radicata nel rispetto per l’ambiente e nella volontà di preservare l’identità agricola del territorio. “Le nostre vinificazioni sono biologiche e riteniamo preziosa la fermentazione spontanea, un tema che oggi è discusso anche dai grandi enologi. Sappiamo che i lieviti indigeni provengono dalla vigna: se il vigneto non è mantenuto in equilibrio, il sistema si indebolisce e le fermentazioni non riescono come dovrebbero. Ogni fermentazione è unica e riflette il modo in cui vengono coltivati i campi. Il nostro approccio nasce dal territorio e per il territorio”,
Mamojada Vives, in questo senso, è molto più di una semplice degustazione. È un’immersione nella cultura di un luogo, nei suoi paesaggi, nei suoi ritmi. Durante i tre giorni dell’evento, si alternano degustazioni riservate alla stampa e agli operatori del settore, passeggiate nei vigneti e momenti di condivisione con la comunità locale, come la visita al Museo delle Maschere Mediterranee.
“Quello che offriamo è la nostra testimonianza annuale, attraverso il vino e l’ospitalità del nostro paese”, conclude Sedilesu. “Chi viene a Mamojada Vives, assaggia i nostri vini ma anche il nostro modo di vivere e di intendere la terra”.