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Il caso

Barbaresco e Treiso tra i Comuni più ricchi d’Italia per i redditi Irpef. E il vino c’entra molto 

24 Aprile 2024
In foto vigneti nel comune di Barbaresco, in basso a sinistra il sindaco di Treiso Andrea Pionzo e il sindaco di Barbaresco Mario Zoppi In foto vigneti nel comune di Barbaresco, in basso a sinistra il sindaco di Treiso Andrea Pionzo e il sindaco di Barbaresco Mario Zoppi

Barbaresco e Treiso, due comuni nelle Langhe, lì dove si produce Barolo, Nebbiolo e Barbaresco. E proprio questi due luoghi compaiono nella top 30 delle città più ricche d’Italia da un’analisi sui redditi italiani dichiarati nel 2023, con anno di imposta 2022, pubblicati dal ministero dell’Economia e delle finanze.

Dal grafico pubblicato dal Corriere della Sera, primo in classifica è il comune di Portofino con un reddito medio dell’Irpef di ogni cittadino adulto residente di 90.610 euro. Al diciassettesimo posto compare Barbaresco, 660 abitanti dai dati Istat del 2017, e un reddito di 33.459 euro. Dieci posizioni più in basso, al ventisettesimo posto, ecco Treiso con 806 abitanti e un reddito di 32.342 euro. 

C’entrerà qualcosa il mondo del vino? Di sicuro personaggi di prestigio dal calibro di Angelo Gaja, residente nel comune di Barbaresco, danno una fortissima spinta ai numeri. 

“Il mondo del vino nel nostro territorio – ci dice Andrea Pionzo, sindaco di Treiso – è fondamentale e questi dati riflettono quelli del settore turistico. Oltre le cantine vanno molto bene i ristoranti, gli affittacamere, i b&b, gli alloggi vacanze. In quasi tutti i cortili di Treiso c’è una di queste attività. Sembra che stiamo vivendo di rendita in questo momento, perché il mondo del vino qui è molto interessante e cresce anno dopo anno. Lo vedo anche dall’imposta di soggiorno sempre più alta che i ristoratori e gli albergatori versano al Comune. Vuol dire che la gente continua a venire e quindi che il paese cresce, che viene conosciuto e che l’enogastronomia e il vino Barbaresco continuano ad andare avanti. Ed è grazie sicuramente all’Unesco (le Langhe hanno ottenuto l’inserimento nella Lista del Patrimonio Mondiale Unesco) alle aziende agricole, alle cantine e a chi ha fatto sì che il vino venisse portato in Italia ma soprattutto nel mondo”.

Ma facciamo un giro in Italia e spulciamo nella classifica e consultiamo i redditi dei principali comuni del vino italiani nel 2023 (anno di imposta 2022). Rimaniamo in Piemonte. Dalla mappa della piattaforma editoriale Withub il comune di Barolo (713 abitanti) ha un reddito medio di 23.765 euro. Molto meno rispetto ai “vicini di casa”. 

Spostandoci in Toscana a Montalcino il reddito medio pro capite è di 22.011 euro, mentre a Castagneto Carducci (culla dei vini di Bolgheri) si arriva addirittura a 18.812 euro di reddito. In Valpolicella, a Negrar, altro comune ad alta vocazione vitivinicola di qualità dove nasce l’Amarone, il reddito medio è di 24.519. Al Sud Marsala ha un reddito medio di 15.831. E pensare che nei primi anni ’60 era in vetta tra i comuni italiani più ricchi.

Sarà forse la presenza tra i residenti di personaggi illustri ma viene da pensare certamente alla potenza del mondo del vino in questi territori e a quanto piccoli borghi siano in alto rispetto alla media del Paese, in classifica quasi come l’intera città di Milano con un reddito medio di 35.282 euro.