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Il caso

Furto di 50 quintali di uva a Giuseppe Russo. Sull’Etna in vendemmia è allarme

15 Ottobre 2013
russo russo

Stamane, quando Giuseppe Russo è giunto nel suo vigneto in contrada Feudo per vendemmiare si è ritrovato davanti i filari letteralmente spogliati.

Ben 50 quintali di Nerello Mascalese gli sono stati rubati. Un atto vandalico che colpisce al cuore il lavoro di un anno intero, proprio nel momento più delicato in cui si raccolgono  tutte le forze per ciò che deve diventare vino. Immaginiamo lo choc del produttore, tra i migliori interpreti del territorio, il nome Girolamo Russo è tra quelli che conquistano i palati più esperti, la cantina tra le più prezzate e premiate del panorama siciliano. Il conto dei danni per chi fa piccoli numeri ed eccellenza è pesante da digerire. E' stato completamente trafugato quasi un ettaro, un quantitativo da cui Giuseppe ricava 4mila, 5mila bottiglie.

Il vigneto ricade in una zona vocatissima, nei pressi di Passopisciaro, frazione di Castiglione di Sicilia. Qui coltiva vigne giovani che hanno un'età di 10 anni, allevate ad alberello e a cordone speronato. Probabilmente i ladri devono avere agito, come presume il produttore, la notte scorsa o nel pomeriggio della domenica. Proprio ieri lui e la sua squadra erano a vendemmiare in un altro vigneto vicino. Sporgerà immediatamente denuncia ai Carabinieri, ci ha dichiarato al telefono. “Non capisco se è stato un dispetto o se sia stato un furto vero e proprio – dice sconfortato – Ci sentiamo nel mirino. Dinnanzi ad un atto del genere ti senti due volte vulnerabile, il dispiacere si aggiunge all'affanno di dovere già affrontare un'annata difficile. Se perdi il raccolto perché così ha deciso la Natura tutto sommato te ne fai una ragione, sicuramente non lo accetti se ad esserne la causa sono stati i ladri”. 

C.d.G.