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Il caso

Pigi Cosenza (Poggio di Bortolone) picchiato e aggredito per difendere il suo vigneto

02 Maggio 2020
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Calci e pugni perché ha fotografato un gruppo di motociclisti che aveva invaso il suo vigneto per fare cross. È finito in ospedale. Presentata una denuncia

Notizie che non vorremmo mai scrivere. Pierluigi Cosenza bravo e appassionato vignaiolo di Chiaramonte Gulfi e titolare di Poggio di Bortolone (in provincia di Ragusa) è stato aggredito e picchiato da un gruppo di giovinastri che si divertivano a fare motocross in mezzo ai suoi vigneti. Pierluigi ha cercato di farli desistere invano. Questo il suo racconto.

Cosa è successo?
“Venerdì pomeriggio ero in campagna. Ad un certo punto ho visto un gruppo di motociclisti aggirarsi nei pressi del mio vigneto. Mi sono allarmato. Ho preso la macchina per avvicinarmi e ho cominciato a fare un po’ di foto col telefonino. Volevo documentare lo scempio che stavano facendo della mia proprietà per fare una denuncia. Un atto di vandalismo ai miei danni”.

E dopo?
“Si sono accorti di me, si sono allontanati. Poi sono tornati e mi hanno inseguito. Mi hanno raggiunto prima che potessi salire sulla mia auto. Uno di loro mi ha investito. Un altro mi ha immobilizzato. Mentre un altro cercava di sottrarre il telefono e giù a picchiarmi. Pugni sul viso. Calci. Ho cominciato a perdere sangue dal naso, mi sono volati gli occhiali. Un’aggressione bella e buona. Poi sono scappati”.

(La foto choc postata da Pierluigi Cosenza con il volto tumefatto)

Cosa hai fatto?
“Sono andato alla guardia medica di Chiaramonte Gulfi per farmi medicare. Sono stato trasportato in ambulanza a Ragusa per altri accertamenti. E mi hanno dimesso con una prognosi di 10 giorni”.

Una bella paura?
“Seriamente ho avuto paura per la mia incolumità. Mi sentivo nel film Arancia Meccanica”.

È la prima volta che girano in mezzo ai vigneti con le moto?
“No. Purtroppo no. Continuano a girare. Non so se sono gli stessi, ma queste incursioni sono frequenti anche nei terreni confinanti”.

Hai fatto una denuncia?
“Sì”.

Hai paura che possano tornare?
“Mi auguro di no”.

Ti sei fatto una idea del perché questa voglia di danneggiare il lavoro degli agricoltori, degli imprenditori, dei vignaioli?
“Non c’è una voglia di danneggiare me in particolare. Solo che hanno scambiato le aziende agricole e le proprietà private per una pista di cross”.

Il tuo territorio pensi sia a rischio?
“Temo di sì. E non aggiungo altro. Ma mi fa piacere avere ricevuto la solidarietà di tanti amici, clienti e anche quella del sindaco di Chiaramonte Gulfi. Spero che non accadano più fatti del genere”.

C.d.G.