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Il caso

Tra il lavoro nero e il gioco degli sponsor Report scoperchia le pentole degli chef

28 Marzo 2017
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(Valerio Massimo Visintin e Bernardo Iovene)

di Geraldine Pedrotti

Le polemiche, sul web e sui giornali, andavano avanti da settimane, da quando le telecamere di Report erano comparse a Identità Golose a Milano.

Ieri sera è andata in onda l’attesa puntata del programma d’inchiesta guidato da Sigfrido Rinucci dal titolo “Sotto le stelle”, dedicata al mondo dei ristoranti di alto livello e a quello delle guide gastronomiche. A firmare il servizio il giornalista Bernardo Iovene che ha intervistato alcuni dei principali chef del panorama italiano. Tanti i temi toccati nell’inchiesta di Iovene: dal sistema degli sponsor e il ruolo che rivestono nell’assegnazione dei premi fino alle condizioni di lavoro dei cuochi nei ristoranti di lusso, passando dal sistema delle guide gastronomiche.

”Un ristorante che raggiunge la stella raddoppia il fatturato. Per avere la stella servono lo sponsor giusto, il fornitore giusto e l'amico critico”, dice Sigfrido Rinucci dallo studio di Report. E al centro delle accuse proprio il ruolo degli sponsor nell’assegnazione dei premi ai ristoranti. A puntare il dito è Enzo Vizzari, direttore delle guide de L’Espresso che in passato è stato uno dei giurati per l’Italia nella votazione dei migliori ristoranti al mondo. “Ne parlo proprio per esperienza diretta, di sentirmi chiedere da giurati di un altro paese: Ma senti, se tu mi voti questi due o tre ristoranti, io posso votare quelli che tu mi dici che ti interessino – racconta Vizzari – c’è uno scambio sottobanco. Ci sono dei gruppi di pressione che indirizzano i voti a favore di uno, dell’altro e dell’altro”. 

Sotto la lente di Report anche il sistema delle guide gastronomiche e il mondo dei giornalisti e dei critici. “L’attività trentennale del Gambero e il suo successo si basa proprio sulle guide – dice Bernardo Iovene nel suo servizio – In quella dei ristoranti si pubblicizzano aziende vinicole recensite poi nella guida dei vini con il massimo del punteggio”. “Le guide fanno politica, c'è un indotto di sponsor che nutre questo carosello di critici e chef – attacca Valerio Massimo Visintin, il critico mascherato del Corriere della Sera – se non andassi mascherato cosa racconterei ai miei lettori? Non direi la verità, perché avrei un trattamento di favore dagli chef. Sono tutti amici di tutti, di tutti gli chef, non parlano neanche del ristorante, sono agiografie di chef. Stanno facendo dei danni stanno coltivando una sorta di élite, di aristocrazia della ristorazione italiana”. 

Riflettori puntati anche sulle condizioni di lavoro dentro le cucine dei ristoranti di alta fascia: stagisti non retribuiti, cuochi quasi 40enni che guadagnano 500 euro al mese, lavoro nero. Senza contare gli orari di lavoro che, stando all’inchiesta di Report, supererebbero di gran lunga le 8 ore previste dalla legislazione italiana, raggiungendo anche le 15 ore al giorno. 

“Dalle 7,30 alle 14 e dalle 19 alla chiusura. In pratica un doppio turno?”, chiede Iovene ad un cuoco, che risponde “Sì, quello che dovrebbero fare due persone, lo fa una persona sola”. Report chiede quindi riscontro alla Federazione italiana Cuochi. “Lavorano 12-13 ore al giorno, va bene?”, chiede Iovene a Rocco Cristiano Pozzullo, presidente della federazione – sono soli, non sanno a chi rivolgersi, voi che rappresentate i cuochi non vi siete mai posti il problema?”. “Noi ce lo siamo posto – risponde Pozzullo – ma noi non siamo un sindacato perché la federazione è apolitica e quindi asindacale, non vuole entrare nel merito come sindacato. Lo possiamo porre all’attenzione attraverso le nostre assemblee”. Insomma, una puntata ricca di argomenti che continueranno a far discutere. E le polemiche, c’è da scommetterci, non finiranno qui: Report ha già annunciato una seconda puntata sul tema, che sarà dedicata al mondo dei food blogger. 
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