Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Il caso

Vino di Cupramontana De.Co., “nessun conflitto con la Doc”

08 Settembre 2015
Vigneti_a_Cupramontana_1 Vigneti_a_Cupramontana_1

Pubblichiamo la nota di precisazione del comune di Cupramuntana dopo le dichiarazioni di Riccardo Ricci Curbastro. Ecco il testo integrale del comunicato.

In merito alla De.Co. Cupramontana, il Comune di Cupramontana precisa quanto segue:

Nel progetto a cui si fa riferimento non è mai stata usata in nessun modo la dicitura “Verdicchio di Cupramontana De.Co.”, in quanto sappiamo bene che il “Verdicchio di Cupramontana” è una denominazione tutelata dalle norme europee. Nel comunicato stampa diffuso per informare della nascita della “De.Co. Vino di Cupramontana” si è fatto riferimento al Verdicchio in quanto, per tradizione e qualità, è il vino più rappresentativo del territorio tra quelli che entreranno in forma collettiva nella denominazione comunale “Vino di Cupramontana”. Ciononostante la dicitura virgolettata “Verdicchio di Cupramontana De.Co.” non è stata da noi utilizzata e, se qualche organo di informazione l'ha utilizzata, è da ricondurre alla libertà di sintesi giornalistica di tale organo.

La De.Co. Cupramontana non entra assolutamente in contraddizione con le Doc e con la disciplina delle tutele dedicate al vino in ambito europeo. Si tratta molto semplicemente di un marchio privato registrato dal Comune di Cupramontana che non andrà mai evidenziato in nessun caso né in etichetta o in retro-etichetta: esso sarà semplicemente identificativo di un progetto di marketing del territorio e di promozione delle cantine cuprensi in spazi come “Il museo internazionale dell'etichetta” e su pubblicazioni di settore. Le aziende che entreranno nel registro De.Co. del Comune – un censimento dei giacimenti enogastronomici locali – continueranno normalmente a fregiarsi delle menzioni legaIi tutelate dalla legge e controllate secondo la normativa di riferimento.

La De.Co. non è un marchio di qualità e non vuole esserlo, ma si pone come il racconto di una identità territoriale ben precisa che abbraccia molti prodotti e li riconduce all'interno di un percorso enogastronomico destinato ai turisti e ai visitatori (La Strada dei sapori). In questo senso il marchio “Cupramontana” ha il senso di una testimonianza e non certamente il profilo di una “certificazione”. Non ha mai voluto esserlo, fedeli allo spirito originario di Luigi Veronelli.
Tale punto, molto importante, era stato precisato nel comunicato stampa diffuso alla fine di luglio, in cui era scritto “La De.Co. non nasce per sostituirsi o porsi in contrapposizione alla Denominazione di origine “Verdicchio dei Catelli di Jesi”, ma vuole essere una garanzia per chi cerca il nostro vino più rappresentativo, conoscendo il valore aggiunto di questo territorio e della sua produzione”.

Con questa precisazione si vuole chiarire in modo chiaro che non vi è alcuna volontà di sostituirsi a Istituzioni che compiono egregiamente il proprio lavoro nell'interesse dei consumatori, ma solo il desiderio di promuovere al meglio le tante ricchezze del territorio cuprense.
Si coglie l'occasione per invitare nuovamente tutti gli interessati alla Sagra dell'uva che inizierà il prossimo 1° di ottobre, vero momento di gioia e convivialità per tutta la comunità di Cupramontana e per le migliaia di visitatori.

Per dovere di cronaca, vi segnaliamo il link con il primo comunicato della De.Co del vino di Cupramontana (leggilo in questa pagina) e le dichiarazioni di Riccardo Ricci Curbastro, presidente di FerderDoc (leggile in questo link)

C.d.G.