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Il personaggio

Negli Occhi delle Donne c’è anche il vino. L’ultima mostra di Giuseppe Di Piazza in esposizione a Milano

29 Settembre 2014
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Il giornalista fotografo, cultore anche della bellezza dei paesaggi viticoli, commenta in questo articolo il caso Pit


Giuseppe Di Piazza, Giovanna Lazzari

Aveva dodici anni quando ha ricevuto la prima macchina fotografica, da allora non ha smesso di osservare il mondo attraverso la lente, prospettiva che gli ha consentito di affinare la penna e il fiuto da cronista. 

Quella della fotografia non la definisce passione, bensì “l'altra personalità”. Anche se ne ha più di due Giuseppe Di Piazza, palermitano doc, firma nota nel mondo del giornalismo con una lunga collaborazione nel gruppo Rcs anche nelle vesti di direttore per i settimanali Max e Sette. Adesso lo leggiamo sul Corriere.it dove tiene anche la rubrica “La Confessione”, lo troviamo sugli scaffali delle librerie con i suoi romanzi, sul suo blog dipiazza.eu e su Twitter a condividere. Ultimamente è protagonista sotto i faretti come ritrattista con “Negli occhi delle Donne“, la mostra fotografica dedicata alla quintessenza femminile, quella “luce” catturata negli sguardi di volti noti dello spettacolo, della musica, della tv ed anche della comunicazione (Francesca Neri, Lucrezia Lante della Rovere, Emma Marrone, Camilla Baresani per citare alcuni dei nomi). Il progetto è in esposizione fino al 31 ottobre a Milano all'auditorium Piero Calamandrei, in via Correggio 43. 

Cultore del bello e del buono, scopriamo un Di Piazza estimatore del vino che nella mostra è appunto presente, o meglio, rappresentato. Uno dei bianco e nero della sua piece fotografica nasce, infatti, durante una cena di lavoro con Francesco Zonin e la respondabile pubbliche relazione dell'azienda, Giovanna Lazzari. “Avevamo appena finito di mangiare la pizza, usciti dal locale lo vedo prendere in mano la macchina fotografica – racconta la Lazzari -. Pensavo stesse scattando così, tanto per fare una foto. Qualche giorno dopo mi comunica, invece, che ero una delle protagoniste del suo racconto. E' stata una sopresa. Ma, per chi lo conosce, Giuseppe è così: vulcanico, eclettico, con mille progetti nella testa, pura energia”. Nel cuore porta Sassicaia e Ornellaia, ama il Nebbiolo e ovviamente la sua espressione nel Barolo. Ha collezionato per una vita Brunelli, questi erano proprio il motivo delle sue scorribande fuori Roma. Ha un debole per le bollicine di Bellavista e anche per Ferrari. Si lascia trasportare dai whisky scozzesi e non rinuncia a quelli americani.

Di Piazza la bellezza la ritrova nelle donne, nel calice ma nella natura forgiata dall'uomo vede una delle manifestazioni più commoventi e perfette. Da irriducibile contemplativo è anche fotografo paesaggista. I paesaggi del vino, per lui, conservano tanto di quel positivo su cui l'Italia può ancora contare. “Adoro gli scenari disegnati in questo modo dall'uomo, le simmetrie e le geometrie. I vigneti sulle colline le vedo come magiche treccine. Dal sud della Francia, alle Langhe, dal Veneto, dalla Toscana fino ad arrivare a Menfi e Alcamo, mi piace passeggiare in queste atmosfere”. Paesaggi che alimentano un pensiero positivo. “Bisogna essere oggi ottimisti – dice Di Piazza – . Il Paese in questo momento è allo scuro e serve una grande sensibilità di pellicola per fotografarlo. Sento purtroppo sempre più sfiducia. Il settore del vino, secondo me è uno dei pochi che guarda con fiducia al futuro”.

A propisito di  paesaggio viticolo, Di Piazza commenta anche il  caso Pit che alimenta in questi giorni la cronaca di settore, una battaglia aperta sul Pianto territoriale voluto dalla Regione Toscana per favorire attività agricole e di pastorizia a discapito di quelle viticole, e che vede ben 17 consorzi di tutela del vino uniti in una forte e decisa opposizione (per leggere cliccare qui). “Il problema – ci dice Di Piazza – sta tutto in un bilanciamento di interessi, di fatturato, non è una mera questione di territorio. Ricordiamo anche che quello toscano è uno dei paesaggi più tutelati al mondo”.

Manuela Laiacona