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Scenari

Lo stellato Damiano Nigro cambia “casa”: apre il suo locale nel relais di Michele Chiarlo

27 Gennaio 2021

di Stefania Petrotta

Si dice che solo il saggio riesca a volgere gli ostacoli in opportunità.

Partendo dunque da questo presupposto, non possiamo non ammirare la saggezza di Damiano Nigro, noto fino a ieri per essere l’executive chef presso il Relais Villa d’Amelia a Benevello, in provincia di Cuneo, dove aveva conquistato anche una stella Michelin. L’opportunità, nel caso di Nigro, si presenta nelle vesti del Palás Cerequio, primo relais dedicato ai cru del Barolo, ubicato a La Morra, nel cuore dei paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato, dichiarati Patrimonio dell’Umanità nel 2014. Palás che si legge così, con l’accento sulla seconda “a” e con la “s” finale sibilante, che è il modo in cui i piemontesi chiamano i palazzi nobiliari perché tale è la struttura del Settecento, proprietà della storica cantina di Michele Chiarlo.

La nuova casa dello chef sarà dunque un ristorante che porterà il suo nome e che gestirà in piena autonomia insieme alla compagna Elena Boffa: “Quattordici anni sono tanti – confessa Nigro parlando della sua esperienza al Villa d’Amelia – e non nascondo che sia stata una piccola tragedia per noi staccarci, ma se non avessimo fatto adesso questo passo, se non avessimo preso al volo questo treno, chissà se e quando sarebbe ricapitato. Il fatto è che non si tratta semplicemente di cambiare struttura, ma di cambiare prospettiva gestendo in autonomia un ristorante”. Certo, fare un investimento nella propria vita in un momento storico così particolare non è una decisione semplice, ma lo chef appare molto fiducioso. D’altronde si dice che il 2021 sarà l’anno della rinascita e del cambiamento. Quella che invece di sicuro non cambierà sarà la sua cucina e la filosofia che da anni porta avanti. “La strada che ho intrapreso fino ad ora – conferma – è quella della ricerca, della qualità, della tecnica e dell’accoglienza ed è la strada dalla quale non potrei mai discostarmi e che desidero percorrere anche negli anni a venire. Mi piace pensare che la gente si sieda al mio ristorante consapevole del luogo in cui si trova e di quello che troverà nei piatti. Un po’ come quando si apre un grande vino o un grande olio: l’emozione di una promessa mantenuta”.

E, parlando di grandi vini, la scelta non poteva essere più azzeccata di così. Michele Chiarlo è infatti una vera istituzione in Piemonte, l’uomo che più di ogni altro ha creduto e investito nella Barbera d’Asti, aiutandola a diffonderne fama e giusto valore. Si deve anche al suo impegno il riconoscimento del Nizza Docg, il “super Barbera” del Monferrato”, ed è tra i fondatori dell’Accademia del Barolo. Nel Caveau di Cerequio custodisce una collezione che supera le 6.000 bottiglie, oltre mezzo secolo di annate di Barolo dal 1958 ad oggi, e tutto ciò ci fa venire ancora più voglia di andare a trovare Damiano Nigro nella sua nuova casa.