Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Il caso

Kaid. Seimila bottiglie sequestrate: sull’etichetta manca la ragione sociale della cantina

11 Ottobre 2011
kaid kaid

Si possono sequestrare seimila bottiglie di un vino perché nell’etichetta manca la ragione sociale dell’azienda che lo produce? Per l’ufficio repressione frodi di Palermo la risposta è sì.

Si possono sequestrare. E per il titolare della cantina c’è anche la multa. E c’è anche il danno all’immagine. Ma quello non è quantificato. Le oltre seimila bottiglie di vino sono state sequestrate dall’ufficio repressione frodi del capoluogo siciliano. Ovvero cinquemila litri di vino.

A finire nel mirino il Kaid Syrah 2008 Igt dell’azienda Alessandro di Camporeale, in provincia di Palermo, il vino più importante della cantina. Il motivo del sequestro amministrativo? “Sull’etichetta non veniva specificata la ragione sociale”, spiega lo stesso Nino Alessandro, titolare dell’azienda. Un caso di burocrazia efficiente? Nino Alessandro preferisce non commentare. Leggendo il verbale del sequestro le cose stanno proprio così. “Si tratta di un uso improprio dell’etichettatura – spiega Antonio Raimondo dell’ufficio di Palermo dell’Ispettorato frodi – Nulla a che dire con la qualità del vino, ma purtroppo casi come questi sono all’ordine del giorno”.

Oltre al sequestro gli Alessandro dovranno pagare una sanzione amministrativa di 516 euro. “Una volta pagata la sanzione – continua Raimondi – potrà essere sostituita l’etichetta alle seimila e 252 bottiglie che a quel punto potranno essere rimesse in commercio”. Il rinvenimento dell’etichette errate è avvenuto durante uno dei controlli dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari.

C.d.G.