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L'intervista

“Crisi? Basta fare le vittime”

07 Aprile 2011
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Amendolara, assessore all’Agricoltura in Campania: “È il momento di rimboccarsi le mani per rilanciare il settore. La strada da seguire? I fondi Ue”

Con un’Italia capovolta, secondo lui, regioni come la sua Campania o la Sicilia starebbero meglio. Le risorse ci sono, il territorio fa la sua parte.

Dunque sorride e dice che la provocazione che Cronache di Gusto lancia in questo numero speciale è un’idea “intelligente”. L’assessore all’Agricoltura della Regione Campania è d’accordo sulle potenzialità enologiche del Sud, che potrebbe recitare la parte del Nord nel mondo del vino. E come non credere ad un uomo che per 35 anni ha timbrato il cartellino alla Coldiretti. Vito Amendolara è assessore da pochi mesi, ma nella sua valigia per Verona ci sono già tanti buoni propositi e certezze. “Quest’anno arriviamo al Vinitaly con una grande voglia e con la determinazione di recuperare il terreno perso in questi anni”.

Si spieghi meglio…
“In questa edizione portiamo sedici imprese in più dello scorso anno. E già questo è un dato che testimonia la voglia di rilanciarsi. Il nostro sarà uno dei padiglioni col maggior numero di realtà vitivinicole, quest’anno toccheremo quota 200”.

Come stanno le aziende campane?
“La crisi c’è ancora, è inutile negarlo. Ma sono convinto che difficoltà del genere vadano affrontate senza troppo vittimismo. Un atteggiamento di sconfitta non è ammissibile. Dunque alla crisi si risponde con la riflessione”.

Da dove ripartire?
“Da quel che è stato fatto in passato: in dieci anni in Campania abbiamo cambiato il Mondo”.

Come state sostenendo il settore in questo momento di crisi?
“Stiamo guidando le aziende nel mondo dei fondi comunitari. Ci sono dei bandi che a breve verranno riaperti e che coinvolgono tutto il sistema agroalimentare. In ballo ci sono 450 milioni di euro. Ecco,questa è una delle strade da seguire, forse la principale, per il rilancio dell’economia in unmomento di grande difficoltà”.

E se capovolgessimo davvero l’Italia?
“Forse ci aiuterebbe a stare meglio. E abbiamo anche dimostrato di essere all’altezza. In fondo, nel mondo del vino il Sud nel recente passato ha avuto un ruolo da protagonista. Lo possiamo dimostrare in termini di qualità del prodotto e nelle capacità della classe imprenditoriale che è riuscita a fare passi da gigante”.

Cosa si aspetta da questo Vinitaly?
“Grande energia e voglia di recuperare.Noi stiamo facendo la nostra parte con alcune iniziative e workshop che puntano alla promozione della qualità dei nostri prodotti”.

Gaetano Luca La Mantia