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L'intervista

Sanlorenzo Mercato, il tour con Dario Mirri: “La mia scommessa culturale sul cibo siciliano”

18 Novembre 2015
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(Dario Mirri – ph C.d.G.)

È entusiasta. E non lo nasconde. Dario Mirri, l’imprenditore palermitano che ha scommesso sul mercato Sanlorenzo (leggi qui l'articolo), nel suo tour riservato a pochi giornalisti, racconta e descrive quello che a breve sarà sotto gli occhi di tutti. 

Il viaggio “immaginario”, lo descrive talmente bene che quasi è possibile sentire il brusio delle persone, le risate dei bambini, il tintinnio delle casse. “È la mia scommessa culturale sul cibo siciliano”, spiega Mirri che però precisa: “Non vogliamo certo dire che da noi si troverà il miglior fornaio, il miglior pasticcere o il miglior macellaio – dice -. Qui ci saranno in primis le persone che hanno creduto a questo progetto e che hanno la passione per quello che fanno. E lo dimostrano ogni giorno”.

Il progetto è stato concepito nel massimo rispetto del luogo: “Lo abbiamo pensato tre anni fa circa e siamo contenti del risultato che ne sta venendo fuori. La nostra idea è quella della condivisione e quindi abbiamo evitato che il mercato avesse un percorso predefinito. La gente, qui, sarà libera di muoversi come meglio crede”.
Condivisione vuol dire spazi ampi e aperti “e l’orto didattico è una delle cose che mi piacciono di più, visto che potremo dimostrare ai bambini come nascono le verdure e la frutta che poi mangiano”.

Un lungo lavoro di censimento delle aziende siciliane “che ha fruttato un librone gigantesco dove sono racchiuse 5.000 aziende, espressione di quello che la nostra Isola è in grado di fare. Molti non hanno compreso il nostro progetto, altri ci hanno detto di sì subito. Noi, pensiamo di aver selezionato delle grandi eccellenze”.

Nel percorso, Mirri sviscera le varie aree e si sofferma sulla futura enoteca, “uno spazio pensato anche per organizzare eventi, come presentazione di libri o cooking show e che venderà il miglior vino siciliano ma sfuso, per dimostrare che non è una bottiglia fatta bene che rende il vino più buono”.
Il progetto è ormai in dirittura di arrivo (apertura forse a fine gennaio 2016, ndr), “ma sono già contento – conclude Mirri -. Siamo riusciti ad avere e dare grandi opportunità di commercializzazione dei prodotti siciliani. In fondo la sfida l’abbiamo già vinta. Poi siamo consapevoli che il nostro investimento è a medio e lungo termine. Quindi di risultati ne parleremo fra un po’ di tempo”.

G.V.