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La degustazione

Due “assaggi” di Francia: il nostro “viaggio” con i calici tra Alsazia e Borgogna

30 Aprile 2021
ROMINA_ROMANO ROMINA_ROMANO

di Marco Sciarrini

A volte parlando di soli vini italiani si perde di vista quello che è il mercato mondiale.

E quale occasione migliore per avere notizie dai nostri principali concorrenti non solo nella produzione e nella commercializzazione, ma anche nella qualità, è quella di degustare alcuni prodotti che sono tra i più richiesti sul mercato domestico, i vini francesi. Tra questi abbiamo scelto due interpretazioni di diversi territori dalla lunga storia enologica, l’Alsazia e la Borgogna con: Cremant D’Alsace Brut “Perlè Rosé” di Arthur Metz e Pouilly-Fuissé di Chartron et Trébuchet. Vini che fanno parte della grande scuderia della catena Les Grands Chais de France guidata dalla famiglia Helfrich già dal 1979. E’ bene tenere a mente, per dare una dimensione della società, che ogni 4 bottiglie di vino francese vendute nel mondo una è loro, e che la vede affermarsi come il primo esportatore di vino francese nel mondo, con più di 170 Paesi raggiunti. Lo scenario enologico della famiglia Helfrich si estende in dieci regioni. Dalla settentrionale Alsazia, nota per i suoi bianchi aromatici che nascono protetti dalle montagne Vosges, dove brilla la maison Arthur Metz con i suoi raffinati Crémant. Le proprietà del gruppo giungono fino alla Provenza, regione che si affaccia sul bacino mediterraneo famosa per i suoi rosati. Sempre a sud le proprietà si estendono alla Languedoc-Roussillon con i Crémant de Limoux della Maison Salasar, apprezzata per la sua Blanquette dal perlage elegante che ha conquistato i consumatori italiani, particolarmente esigenti nella scelta delle bollicine. La famiglia vanta Domaine anche in Borgogna tra cui emerge nel mercato italiano Chartron et Trébuchet che incarna la sontuosità dei grandi chardonnay. Tra le firme di Bordeaux ad appassionare i wine lover italiani vi è Clos Beauregard, diamante “rosso” del terroir Pomerol. L’azienda è rappresentata in Italia dalla country manager Romina Romano di Reggio Emilia che ha fatto innamorare gli italiani dei vini di Les Grands Chais de France con un +720% di fatturato in horeca in 3 anni in questo canale si è passati dalle 3.600 bottiglie del 2017 a chiudere il 2020 con un totale di 120.000. Il fatturato complessivo in Italia ha superato i 3.500.000 euro (+ 9% negli ultimi tre anni).

(Romina Romano)

“Il mercato italiano è altamente qualificato e selettivo e per questo molto importante per il nostro gruppo che possiede Chateaux e Domaine – afferma Romina Romano, country manager Italia di Les Grands Chais de France – II mondo del vino francese guarda all’Italia con ammirazione e come un interlocutore importante e di prestigio. L’Italia ha una tradizione e una cultura enologica di altissimo livello, sia sulle bollicine che sui bianchi e rossi e dispone di una grandissima offerta su tutto il territorio nazionale”. Si inizia la degustazione con l’Alsazia terra di tradizione e vino, la regione vinicola è una delle più settentrionali della Francia e dell’Europa, comprende 119 cittadine da Marlenheim a nord a Thann a sud. Parallela al Reno, si estende per 120 chilometri ed è larga solo pochi chilometri. I vigneti comprendono 15.500 ettari di vigneto. Situata ai piedi orientali dei Vosgi, la regione vinicola dell’Alsazia copre una linea di colline dei Vosgi inferiori ad un’altitudine media tra i 200 ei 400 metri. Le esposizioni prevalentemente meridionali e sud-orientali, nonché l’altezza particolarmente elevata dei vigneti, offrono alle uve la massima irradiazione solare. La barriera naturale dei Vosgi accoglie i vigneti e ha un doppio impatto sul clima unico dell’Alsazia, che è semi-continentale e gode di scarse precipitazioni. Una turbolenta storia geologica ha permesso l’emergere di molti magnifici e vari terroir. Tutte le formazioni, dalla primaria alla quaternaria, sono presenti in Alsazia, fornendo un mosaico di suoli di impareggiabile ricchezza e diversità. È in queste infinite modulazioni che risiede gran parte dell’eccezionale diversità dei vini dell’Alsazia.

(La Maison Arthur Metz)

La Maison Arthur Metz si trova in una posizione ideale all’inizio del pittoresco circuito del vino in Alsazia, che è la strada centrale che attraversa i vigneti dell’Alsazia e nasce nel 1904 nella località di Marlenheim, nel nord dell’Alsazia, ora una delle più importanti aziende vinicole della regione e la maggiore produttrice dello spumante locale, il principale produttore dello spumante Crémant d’Alsace. Vigneti di proprietà posti nelle posizioni migliori e tecniche di cantina all’avanguardia sono i segreti alla base del successo della gamma dei suoi vini. Dotato di due centri di pressatura e vinificazione: il Vendangeoir de Scharrachbergheim e il Centro di vinificazione Epfig, ed è in grado di lavorare il vino della sua vendemmia nelle cantine Marlenheim nel cuore del vigneto. L’ Appellations d’Origine Contrôlées Alsace nasce nel 1962, mentre l’Alsace Grand Cru nel 1975 e per ultima il Crémant d’Alsace nel 1976. Il metodo di vinificazione dei Crémants d’Alsace è una variante altamente qualitativa, paragonabile a quella dello Champagne con doppia fermentazione in bottiglia.

(I vini degustati)

Cremant D’Alsace Brut “Perlè Rosé” di Arthur Metz
Il “Perlè Rosé” Brut di Arthur Metz è un Cremant D’Alsace ed è un metodo classico di grande eleganza e versatilità che nasce da uve 100% Pinot Nero. La presa di spuma in bottiglia è seguita da una sosta sui lieviti di almeno 24 mesi prima della sboccatura. Colore rosa pesca brillante, naso espressivo e fine mostra note di confettura di fragole e piccoli frutti rossi, in bocca rotondo e cremoso, offre una bella lunghezza e un equilibrio armonico, si ritrovano le note olfattive sui frutti rossi insieme a sensazioni agrumate ed un finale speziato. La sua finezza lo rende un metodo classico di grande bevibilità. Prezzo in Italia: 15 euro.

(Maison Chartron et Trébuchet)

Dall’Alsazia si passa alla Borgogna con la Maison Chartron et Trébuchet che dal 1984 coltiva nelle aree viticole più prestigiose al mondo. I due fondatori del Domaine sono Jean René Chartron, da generazioni proprietario di vigneti nella zona dei migliori vini bianchi quali Meursault et Puligny Montrachet e Louis Trébuchet, rinomato viticoltore e negotiant dei grandi vini di Borgogna. Dal 2017 Chartron et Trébuchet fa parte del gruppo Les Grands Chais de France. Le origini della coltivazione della vite in questa parte di Borgogna risalgono al periodo gallo-romano ma la storia della Borgogna enologica deve molto ai monaci Cistercensi che seppero valorizzare il potenziale della regione. Terroir dal carattere rurale ben ancorato, ex roccaforte dei duchi di Borgogna, paese dei Cavalieri di Tastevin. La Borgogna offre una bella variazione geografica di vini che vanno dal bianco Chablis secco con un carattere minerale, i bianchi e rossi della Côte d´Or. Quattro vitigni di lunga data portano le loro lettere di nobiltà alle stelle di vigneto: lo Chardonnay, capostipite di Montrachet, Meursault o Chablis, ma anche l’Aligoté che sta ora riscuotendo grandi successi.

Pouilly-Fuissé di Chartron et Trébuchet Aoc 2018
Uve 100% Chardonnay di Borgogna, provenienti dalla regione più a Sud dell’area. I vigneti sorgono nell’area meridionale della Borgogna nei pressi di Mâcon, nel cuore del Triangolo d’Oro della Côte de Beaune, con i suoi 18 ettari di vigneti. La zona è caratterizzata dalla presenza dei rilievi di Solutré e Vergisson di formazione giurassica, calcarei e argillosi con coralli fossili che determinano il carattere di questo vino. Vendemmia manuale, l’attento pressurage e la fermentazione a bassa temperatura controllata in cisterne consentono di preservare la freschezza della materia prima. 3000 ceppi per ettaro, le uve vengono allevate a spalliera ad un’altitudine di 500 metri slm, con esposizione a nord. Le uve vengono pigiate all’arrivo in cantina mediante presse pneumatiche, prefermentazione a freddo per 3 giorni. La fermentazione avviene in serbatoi di acciaio termoregolati a 16 ° C per conservarne gli aromi per almeno 10 gg. I vini vengono affinati sulle fecce fini per 10/16 mesi in acciaio con bâtonnage regolare. Di colore giallo paglierino con riflessi dorati, il bouquet è composto da note minerali con raffinati sentori di frutta matura, come pesca e albicocca, frutta esotica, frutta in confettura e note agrumate, al palato strutturato, con equilibrio tra acidità sapidità e morbidezza finale di lunga persistenza sulle note fruttate olfattive. 13% vol. Prezzo in Italia: 31 euro circa.