La degustazione
I vini di Angela Velenosi, le creazioni dello chef Francesco Apreda: che serata a Roma!
(Angela e Marianna Velenosi)
di Marco Sciarrini, Roma
Il Piceno incontra la Città Eterna e lo fa attraverso due interpreti ispirati: da un lato Angela Velenosi che, insieme ai suoi vini, è diventata ambasciatrice di questo territorio ricco di suggestioni e gusti unici, dall’altra Francesco Apreda, eclettico chef alla guida di Idylio, il ristorante gourmet all’interno del The Pantheon Iconic Rome Hotel, nel cuore della capitale.
L’appuntamento è una felice occasione non solo per far incontrare i vini dell’azienda di Ascoli Piceno con la proposta gastronomica di chef Apreda, ma anche per il debutto ufficiale di Marianna Velenosi, figlia di Angela, che da settembre 2019 è responsabile marketing e controllo di gestione dell’azienda. L’opportunità è stata anche quella della presentazione dell’ultimo nato di casa Velenosi, presentato in anteprima a Vinitaly, si tratta di Verso Sera, un Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane Docg 2017, che raccoglie in bottiglia tutta l’esperienza maturata dall’azienda. Verso Sera si caratterizza per un colore rosso rubino intenso, quasi impenetrabile. Al naso si rivela intenso e completo, con sentori di frutti maturi, prugno, mora e ribes, che si aprono in un bouquet speziato dal va dal tabacco al cuoio. Al palato si presenta di grande carattere e complessità, dalla struttura possente con un tannino morbido e vellutato. Insieme a Verso Sera, il pranzo ha visto in assaggio anche altre referenze simbolo della cantina, dalle bollicine del Grand Cuvée Gold 2016 al Rêve Offida Docg Pecorino 2017, dalla Lacrima di Morro Doc Superiore 2018 al Ludi Offida Docg Rosso 2016 fino al Vino e Visciole.
(Angela Velenosi, lo chef Francesco Apreda, Marianna Velenosi)
In questo contesto di eccellenza non poteva mancare in degustazione l’etichetta simbolo di Velenosi Vini, il pluripremiato Roggio del Filare che, nella sua vendemmia 2016, ha già conquistato importanti riconoscimenti, dai Tre Bicchieri 2020 appena conferiti dal Gambero Rosso alle 4 viti della Guida Vitae 2020 (edita dall’Associazione Italiana Sommelier), dai 97 punti su 100 dell’Annuario dei Migliori Vini Italiani del 2020 di Luca Maroni fino ai 96 punti della guida Doctor Wine e la Corona del Pubblico nella nuova edizione dei Vinibuoni d’Italia del Touring Club Italiano. Il Roggio del Filare è un blend di Montepulciano (70%) e Sangiovese (30%) dal colore rosso vivo brillante con lievi riflessi granati. Intenso e complesso al naso, con sentori di frutti scuri come prugna e mora, rivela un bouquet di spezie dal grande fascino. In bocca conferma tutto il suo carisma. Vellutato nella polpa, possente nella trama, tannico, fruttato e speziato. Il sapore è caldo e persistente, corposo e armonico.
Dal canto suo Francesco Apreda, con il suo menù intrigante, ha giocato con consistenze e sapori per valorizzare le complesse sfaccettature dei vini firmati Velenosi.Dopo un aperitivo in abbinamento alle bollicine del Gran Cuvée Gold 2008, le capesante impanate e tartufo nero hanno esaltato il Rêve 2017, Pecorino in purezza dalla grande struttura e opulenza, per poi passare al risotto alla cipolla rossa e foie gras, pensato per accompagnare il Roggio del Filare 2016 (Montepulciano 70% e Sangiovese 30%) e la Lacrima di Morro Superiore 2018, dalla struttura tannica equilibrata e ben armonica, proseguendo con il petto d’anatra alle spezie, scarola alla partenopea, che hanno accompagnato Verso Sera Montepulciano D’Abruzzo Colline Teramane Docg 2017 e Ludi Offida Docg 2016, blend di Montepulciano (85%), Cabernet Sauvignon (8%) e Merlot (7%) e chiusura in dolcezza con ricotta e visciole, perfetto pairing per il Vino e Visciole prodotto da Velenosi.
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