Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
La degustazione

La Montina diventa “Montina”: “La nostra nuova identità senza dimenticare il territorio”

22 Aprile 2024
La famiglia Bozza La famiglia Bozza

È sempre aperta la discussione se sono migliori le bollicine italiane o quelle francesi. Certamente tra quelle italiane la Franciacorta è sugli scudi, in particolare quelle cantine che hanno fatto la storia di questa denominazione. La Montina è tra queste. Utile quindi la visita organizzata dalla cantina per approfondire le conoscenze sul territorio e sui suoi vini. Visita organizzata per comunicare il nuovo posizionamento del brand e identità, con il nuovo logo che rappresenta la tiara papale, dai fondatori di Montina agli avi di Papa Paolo VI, e dai leoni simbolo di Brescia, un riferimento a valori e territorio che rappresentano la storia della famiglia e dell’azienda. Parallelamente a questo anche la scelta del naming, risultato di una profonda riflessione, che passa dal classico “La Montina” al solo “Montina” .

Oggi a guidare l’azienda è la famiglia Bozza,  fortemente radicata nel comune di Monticelli Brusati dal 1400, oltre ai tre fratelli fondatori, Vittorio, Gian Carlo e Alberto, c’è la nuova generazione: Michele (Presidente), Daniele (Responsabile commerciale Italia), Anna (Responsabile accoglienza in cantina). Di grande fascino la cantina scavata nella collina, che si estende per 7.450 metri quadri. Le prime notizie su La Montina risalgono al 1620, quando proprietaria della casa padronale, Villa Baiana, era una nobile famiglia bresciana facente capo a Benedetto Montini – avo di Papa Paolo VI – il cui cognome originò il toponimo Montina. Da allora questa piccola località che comprende oltre alle terre vitate la collina retrostante è denominata appunto La Montina. I 72 ettari dei vigneti aziendali sono dislocati in 7 comuni e si sviluppano su terreni molto vari fra loro, il che garantisce ai Franciacorta de La Montina una straordinaria personalità. La produzione è di circa 420.000 bottiglie annue. Montina si trova a Monticelli Brusati, nella parte nord ovest della denominazione, 12.000 metri quadrati di estensione, proprio sotto al Lago d’Iseo, del quale ne beneficia gli influssi.

“Il nostro Franciacorta nasce dalla cura e dal rispetto per la terra che gli dà vita – racconta Michele Bozza, amministratore delegato di Montina – Dall’impegno di chi la lavora, con la riconoscenza per le generazioni che ci hanno tramandato un sapere in continua evoluzione. Oggi siamo felici di presentare la sua nuova identità. Il nostro nome diventa “Montina”: rinunciamo all’articolo “La” che ci ha accompagnato per lunghi anni. Un nome più netto, semplice, affettuoso. Ed ecco le nostre nuove etichette, dalle tinte morbide e terrose. La tiara papale che rimanda alle nostre origini. Un abito più pulito e bello, per esaltare l’attenzione alle cose ben fatte, l’amore per la tradizione e insieme la consapevolezza della modernità, la passione grata per le nostre terre. Sostenibilità ambientale guida le nostre scelte: siamo certificati Sqnpi (Sistema Qualità Nazionale di Produzione Integrata) nel rispetto dell’uomo e dell’ambiente che ci circonda”.

LA DEGUSTAZIONE

Nel corso della visita abbiamo avuto modo di degustare i vini:

Franciacorta Extra Brut n.v.
Chardonnay 75% Pinot Nero 25%. Terreni di origine morenica recente, suoli poco profondi con ciottoli. Vendemmia manuale, con la selezione delle uve sia in vigna e in cantina. Pressatura delicata, la prima fermentazione alcolica avviene in serbatoi di acciaio inox con controllo costante della temperatura. Per un 10% lo Chardonnay affina in legno, fino alla primavera successiva alla vendemmia, quando avviene il tiraggio o imbottigliamento per la seconda fermentazione in bottiglia con successivo affinamento sui lieviti. Di almeno 22 mesi. Dosaggio alla sboccatura di 3.5 gr/l. Colore giallo paglierino con riflessi verdognoli, con perlage fine e continuo, al naso intenso con sentori che si alternano da floreali e fruttati con fiori bianchi fiori d’agrume zagara e mela fresca, al palato è secco, di vivace acidità sapida, con ritorni alle sensazioni fresche olfattive e di grande lunghezza.

Franciacorta Millesimato Brut 2011. Sboccatura 2019
Chardonnay 70% Pinot Nero 30%. Ottenuto da uve raccolte solo nelle annate e nei vigneti migliori dell’Azienda. Pressatura soffice tramite Torchio Verticale Marmonier. Affinamento sui lieviti di almeno 48 mesi. Colore giallo dorato, con perlage fine e continuo, al naso sensazioni fruttate con prevalenza di frutti a polpa gialla matura, con leggere sensazioni di tostatura, al palato importante spalla acida, con sorso pieno e sapido di bella finezza e profondità. Dosaggio alla sboccatura di 6 gr/l.

Franciacorta Riserva Baiana 2012Pas Dosè 2021
Chardonnay 55% e Pinot Nero 45% . Prodotto solo nelle annate migliori. Selezione delle particelle di vigneto, insieme alle migliori uve, pigiature soffici dal Torchio Verticale Marmonier ed uso dei legni con le tostature più equilibrate. Affinamento in bottiglia per almeno 80 mesi sui lieviti/, residuo zuccherino 1,5-2 gr/l. Di colore giallo con sfumature dorate, perlage fine e persistente, al naso eleganza olfattiva con fresche sensazioni floreali e fruttate complesso al palato, con sorso pieno freschezza sapida, le note olfattive si esprimono nel cavo orale con grande finezza e personalità, lunga la persistenza.

Franciacorta Rosé Demi Sec
Chardonnay 60% Pinot Nero 40%. Altitudine di 200 – 250 sul livello del mare, su terreno sabbio-limoso ed allevamento a guyot. Vendemmia manuale e pressatura delicata, con breve macerazione sulle bucce del Pinot Nero. La prima fermentazione alcolica avviene in serbatoi di acciaio inox con controllo costante della temperatura. Il vino si affina in acciaio fino alla primavera successiva alla vendemmia, quando avviene il tiraggio o imbottigliamento per la seconda fermentazione in bottiglia con successivo affinamento sui lieviti di almeno 26 mesi, dosaggio alla sboccatura di 33 gr/l. Colore rosa tenue, perlage fine e continuo, al naso intenso avvolgente con sentori di frutti rossi maturi, al palato delicato dolce e fresco, con una spiccata morbidezza.